SAN CASCIANO – Le brutte notizie, lo sappiamo, sono quelle che girano più veloci specie nei paesi. Ed è così che nelle prime ore di sabato 5 aprile abbiamo appreso della perdita di un sancascianese che oltre ad amare il suo paese, era riuscito a conservare cose rare di un tempo passato.
Antonio Bacci è venuto a mancare nel sonno all’età di 80 anni. La sera prima era andato a letto dando la buona notte alla sua famiglia, senza più risvegliarsi.
Antonio Bacci era nato nel “biliardo”, per chi non è di San Casciano il “biliardo” è un gruppo di case in una corte interna di via 4 novembre: vi si accede da un “andito” che una volta comunicava fino in via della Vignaccia.
Ed è qui che durante la seconda guerra mondiale ncaddero le prime bombe con i primi morti. Antonio ricordava sempre come riuscì miracolosamente, insieme ai suoi genitori, a mettersi in salvo.
Conosceva la storia del paese, quella fatta da persone, con i loro soprannomi, le loro vicende buffe e drammatiche. Era una persona che sapeva fare di tutto: il babbo era un fabbro che aveva una piccola bottega in via Borgo Sarchiani, un vero genio, tanto che fino da bambino Antonio passava molto tempo con lui.
Ed è per questo forse che ha avuto occasione di imparare molte cose e di conoscere tanti personaggi. Persona buona, disponibile con tutti, nella sua casa conservava con precisione e affetto, tanti oggetti del passato, documenti, e molte cartoline antiche; tanto che grazie alla sua generosità, molte di queste sono andate a corredare (assieme a quelle di altri collezionisti), il bellissimo volume “Mandami una cartolina! Cartoline illustrate di San Casciano in Val di Pesa 1895 – 1965”, a cura di Roberto Cacciatori, curato per il Circolo La Volta.
Dicevamo un conservatore di documenti, ma anche di oggetti: quando nel 2012 la Mille Miglia tornò a passare da San Casciano e l’officina Bellini al suo interno organizzò una mostra di foto e oggetti, Antonio vi portò un vecchio copricapo in pelle, una specie di casco, che un pilota perse durante il passaggio a San Casciano quando le strade erano ancora sterrate.
Lui, bambino, si precipitò a raccoglierlo pensando che il pilota si fermasse a riprenderlo, ma non fu così. La vita non è stata molto generosa per la sua famiglia: perse un figlio molto giovane, ma nonostante questa drammatica circostanza non ha perso la fede e l’amore per la moglie e gli altri due figli, un maschio e una femmina.
Abbiamo perso una grande persona, tutti. Anche per chi sta scrivendo, perché Antonio era un punto di riferimento per le nostre ricerche storiche, per la sua generosità e disponibilità.
Alla famiglia, alla moglie, ai figli e al fratello Paolo Bacci, vanno le sentite condoglianze di tutta la redazione del Gazzettino del Chianti.
La salma è esposta nella chiesa di Santa Maria sul Prato (Misericordia), i funerali si terranno lunedì 7 aprile alle 10 nella Propositura Collegiata di San Cassiano, in piazza Cavour.
di Antonio Taddei
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