MERCATALE (SAN CASCIANO) – Premessa d’obbligo. Questo non è “il” problema per l’escalation dei contagi da Covid-19. Sarebbe troppo comodo e troppo facile dirlo.
Ma è sicuramente uno dei (tanti) problemi. Che va a innestarsi in una fascia di popolazione che, comprensibilmente, sta soffrendo in maniera particolare le restrizioni di questo periodo.
Allo stesso tempo però, nel caso specifico, si è cercato in tutti i modi, attrraverso il dialogo, di far arrivare a una comprensione dello stato di fatto. Che, al momento, è assente.
Così, alla fine, sono dovuti intervenire i carabinieri della Stazione di San Casciano.
Che nel pomeriggio di ieri, giovedì 12 novembre, hanno preso le generalità di tutti e invitato per l’ennesima volta al rispetto delle regole anti contagio da Covid-19.
Dietro alla casa del popolo di Mercatale (chiusa da settimane, fin da prima del Dpcm) un gruppo di ragazzi, per la stragrande maggioranza minorenni, ha infatti continuato a ritrovarsi senza rispetto delle norme anti assembramento.
Mascherine abbassate, vicinanza, contatti, merenda tutti insieme.
Prima dentro la pista da ballo della stessa casa del popolo (che, ripetiamo, era chiusa al pubblico), in particolare sotto alla tettoia del piccolo palco in un angolo.
Situazione segnalata al consiglio del circolo stesso, che ha cercato la strada del dialogo: contattando le famiglie per sensibilizzare sulla questione e, stando a quel che si sa dallo stesso circolo, avendo zero risposte.
Ieri, fuori dagli spazi del circolo, ennesima situazione troppo promiscua. Con molti dei genitori che salgono le scalette per andare a riprendere i bambini dalle scuole elementari (che escono anche da questo lato) letteralmente indignati.
Una situazione, questa che si verifica da tempo a Mercatale, della quale sono sempre stati informati, oltre ai vertici della casa del popolo, anche l’amministrazione comunale e i carabinieri di San Casciano.
Che ieri hanno deciso di intervenire. Spiegando le cose e chiedendo il rispetto delle regole. A beneficio di tutta la comunità.
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