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venerdì 29 Marzo 2024
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    Bianca, accolta dall’Rsa Villa San Martino insieme al suo Jack: che adesso è la mascotte e amato da tutti

    La storia di una "scommessa" da parte della struttura sancascianese. Che oggi, grazie all'impegno di tanti, è stata vinta. Ed è diventata una ricchezza

    SAN CASCIANO – C’è sempre una prima volta nella vita. E’ un luogo comune che però, come tutti i luoghi comuni, ha un fondo solido di verità.

    All’Rsa Villa San Martino, lungo via Empolese, appena fuori San Casciano in direzione Cerbaia, la prima volta in questione è quella di un cane accolto insieme alla sua padrona.

    Una prima volta meditata, ponderata non senza tentennamenti. Gli equilibri all’interno di una struttura come questa, che si occupa di persone con tante fragilità, sono molto delicati. 

    Ma alla fine la direttrice Simona Masini, insieme alla proprietà e all’ad Niccolò Sborgi, hanno deciso: ok a Jack, che ha potuto venire ad “abitare” nella Rsa insieme alla sua padrona, Bianca. Ed è stata una scelta azzeccata.

    Ce la racconta la stessa Masini, quando ci porta a conoscere Bianca, Jack, Cristina (una operatrice che si è presa molto a cuore il benessere dell’animale) e alcuni anziani che non mancano di coccolare questo cagnolino nero.

    Che qui, al pari degli ospiti, ha trovato un luogo per trascorrere una serena vecchiaia.

    “L’anno scorso – inizia a raccontarci Simona Masini – chiama in struttura un avvocato di Firenze, che è amministratore di sostegno di questa signora, Bianca, che non ha rete familiare. Ha 87 anni e non può più vivere da sola”.

    Ma Bianca non è da sola in realtà. Vive in simbiosi con un cagnolino (a sua volta anziano): Jack. Del quale non è in grado di occuparsi in alcun modo. E per il quale le porte del canile iniziano a diventare un triste epilogo.

    “Nessuna struttura la voleva accogliere – racconta ancora la direttrice di Villa San Martino – perché voleva portare con sé il cane. Quindi abbiamo deciso di rifletterci, ci siamo messi a discutere di tutti i pro e i contro. E ci siamo convinti di provare, perché poteva portare beneficio a tutti gli ospiti”.

    “Del resto – ricorda – facciamo da tempo pet therapy settimanale, con due cani che vengono portati in struttura; all’esterno abbiamo un cavallo. Certo però che questa era una cosa un po’ più impegnativa: un cane fisso, che mangiava e dormiva in Rsa, che girava ogni giorno fra gli ospiti…”.

    “Abbiamo detto all’avvocato che avremmo fatto una prova – sorride ricordando quanto avvenuto – E nel maggio scorso arrivano Bianca e Jack. Abbiamo dovuto anche chiamare il veterinario per fare un check up completo e tutto il percorso vaccinale”.

    “Poi – tiene a dire – è successa un’altra cosa bella. Una nostra operatrice, Cristina, si è affezionata in modo incredibile al cane. A casa ne ha già uno ed è una amante degli animali. Ma anche altri dipendenti si sono legati fin da subito, e danno una mano ogni volta che serve. Per dargli da mangiare, portarlo fuori…”.

    Cristina fa un bel bagno a Jack appena arriva, con gli ospiti ad assistere e applaudire: “All’inizio dormiva con Bianca – ricorda Simona – e quindi le avevamo dato una camera singola. Poi ha preso come riferimento la nostra dipendente, ha la sua cuccia nell’angolo di un salone. Ed è diventato la mascotte di tutta la struttura”.

    “Alla fine è andato tutto benissimo – sottolinea – e Jack è diventato un ospite… come gli altri. E anche una sorta di pet therapy permanente”.

    Lo incontriamo Jack. Insieme a Bianca e Cristina. Qui Bianca è finalmente seguita e accudita come merita una signora di 87 anni con qualche difficoltà. Lo stesso vale per Jack.

    Che cammina a fatica, sia per l’età che per il pavimento tirato a lucido. Ma sta bene, ha trovato un luogo confortevole per passare la fase finale della sua vita.

    “Io – ci dice Cristina – l’ho detto fin da subito. Sono pronta a dare una mano e, se la cosa non va, a portarlo anche a casa mia”.

    “Una vera ricchezza – conclude Simona Masini – avere dipendenti così attenti e partecipi ai bisogni degli ospiti. Che, in questo caso, per noi il primo in assoluto, sono stati anche i bisogni dei loro amici animali!”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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