Domenica scorsa Il Bisonte ha perso a Rivalta contro la Crovegli la prima "battaglia" play off, anche se la "guerra" per entrare negli spareggi promozione è tutt’altro che finita. Ma quattro giorni fa, nel nuovo impianto reggiano, è andata in scena anche una "primizia": entrambi i liberi dell’Azzurra, Silvia Lussana e Letizia Savelli (in foto), sono andati a punto, evento più unico che raro nella pallavolo.
Una gioia particolare soprattutto per Letizia Savelli, che alla prima esperienza in A2 si sta dimostrando un esempio di dedizione alla causa, e una di quelle giocatrici su cui si può sempre contare quando c’è bisogno.
“Il mio punto? Alla fine è un punto come gli altri, però per me vale doppio perché è un punto fatto in serie A e poi perché, essendo un libero, è difficile farlo.. Non ricordo molto dell’azione, solo che era
un terzo tocco in bagher, che ho cercato di mettere di là nel modo più difficile possibile da difendere. Poi ho visto che la palla è caduta a terra e mi sono sentita la regina del palazzetto. E’stata davvero una doppia soddisfazione, e presa dall’agonismo e dall’adrenalina credo anche di aver esultato come una matta, anche se lo ripeto, è un punto come gli altri”.
Peccato che non sia servito per battere la Crovegli..
“Loro hanno giocato meglio, e il rimpianto più grande è che potevamo fare di più, comunque ci sta: forse la partita sarebbe cambiata se avessimo vinto il primo set, perché ci avrebbe dato morale mentre loro non sarebbero state così caricate dal nuovo palazzetto. Loro all’inizio erano un po’ contratte, mentre noi siamo partite bene, con pochi errori, difendendo e murando meglio; poi loro si sono sciolte, hanno fatto qualcosina in più in difesa e hanno vinto”.
Domenica al PalaMontopolo arriva Pavia: un’altra sfida play off?
“Sarà il campo a parlare. Noi veniamo da questa sconfitta che speriamo ci dia la carica per affrontare al meglio Pavia, poi chi è più forte vincerà. Contro Novara per esempio doveva essere una partita scontata, però la capolista a San Casciano ha dovuto faticare per vincere: se Pavia vorrà i tre punti, dovrà venire a prenderseli con le unghie e con i denti. Per quanto riguarda i play off, siamo lì ed è giusto pensarci: le squadre che lottano per questo obiettivo sono tutte vicine, non ce n’è una più forte rispetto alle altre, ma purtroppo a volte ci mancano un po’ di convinzione e di tranquillità in più. L’importante è riuscire ad avere un briciolo di consapevolezza in più delle nostre capacità, perché non abbiamo niente in meno rispetto alle altre, sia a livello individuale che di squadra. Dobbiamo renderci conto che possiamo divertirci e toglierci diverse soddisfazioni: se la fortuna ci aiuta e se ci crediamo, ce la possiamo fare”.
A livello personale come giudichi la tua stagione?
“Per me è una grossa conquista far parte di una squadra di A2, e sono tranquilla anche se gioco poco, perché Silvia Lussana è la numero uno, è fortissima e ho da imparare tanto da lei. Faccio parte di una rosa di dodici giocatrici, e quando ci sarà bisogno ci sarò: il mio ruolo è quello di entrare nei momenti di difficoltà, perché non ho mai avuto esperienze in serie A, e sono stracontenta e felice così, soprattutto perché faccio parte di un grande gruppo”.
di Redazione
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