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giovedì 12 Dicembre 2024
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    Cantiere, progetti, notti insonni, costumi: domani le cinque contrade di San Casciano calano i loro assi

    Pronte ad esibirsi per la XII edizione del Carnevale Medievale Sancascianese, ecco i temi, vicende e personaggi storici che porteranno in piazza

    SAN CASCIANO – Rullo di tamburi, ultime ore, ci siamo. E tutte le serate, le settimane, i mesi di preparazione, troveranno il loro culmine.

    E’ tempo di compiere un viaggio nel passato! Il Medioevo sta per bussare alle porte.

    Domani, domenica 7 aprile, a partire dalle ore 11, San Casciano torna indietro nel tempo fino alle origini del suo castello.

    Tra le vie, le piazze e i vicoli del borgo si ripristinano le atmosfere e la vita dell’epoca. Le cinque contrade Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre, si preparano a stupire con i loro allestimenti spettacolari.

    Partendo dai copioni, frutto di vere e proprie mini opere drammaturgiche scritte e dirette dai capi contrada, per giungere alla realizzazione scenografica che incornicia e valorizza le interpretazioni teatrali.

    E ogni anno tirano fuori dal cappello la magia di una storia, la forza vitale di un personaggio, il fascino di un tema, un concetto rielaborato in modo da costruire parallelismi e analogie con la contemporaneitĂ .

    Scopriamole uno ad uno, prima della sfilata e delle rappresentazioni teatrali che domani le vedrĂ  protagoniste alle ore 15 in piazza della Repubblica, davanti alle mura medievali.

    Il sipario del Cavallo, diretto da Andrea Paliotto, si alzerà sulla figura di un grande protagonista del Medioevo, Leonardo Pisano, detto Fibonacci, il grande matematico che importò in Europa i numeri indo-arabi, cifre che costituirono la base dello sviluppo della matematica attuale, simbolo di unione tra i popoli e pace.

    Il Gallo, condotto da Larissa Frosali, punta la sua scommessa per la vittoria sul destino di un celebre personaggio femminile della storia medievale.

    E’ Pia de’ Tolomei la cui vita viene ripercorsa dalla contrada perchĂ© sia testimonianza, insegnamento, riflessione per le donne del presente.

    Anche la contrada del Giglio, le cui redini sono affidate a Melissa Zampoli, sceglie di esibirsi affidando le chiavi della narrazione medievale al percorso di una donna, in bilico tra storia e leggenda.

    E’ Ginevra degli Almieri, la donna che visse due volte.

    Di tenore diverso è la rappresentazione firmata dal Leone, contrada vincitrice della scorsa edizione, capeggiata da Alessio Batistini, che proporrà una versione travolgente ricca di sfumature e richiami ai temi sociali contemporanei del Tumulto dei Ciompi.

    La rivolta popolare che ebbe luogo a Firenze nel 1378 offre al Leone l’opportunitĂ  di portare in scena temi quali cambiamento, identitĂ  collettiva, voglia di un mondo nuovo, libero e promotore e attuatore di diritti.

    Per la Torre sarĂ  Letizia, una giovane donna nata dalla penna dei contradaioli e liberamente ispirata alle figure femminili del passato, a rappresentare l’intensitĂ  e la profonditĂ  del messaggio che la contrada, diretta da Andrea Castrucci, intende lanciare soprattutto alle nuove generazioni: “siate ciò che scegliete di essere!”.

    Un inno al valore dell’identitĂ , qualunque essa sia, libera da vincoli e gabbie di natura sociale e culturale, che vuole affermare il nostro piĂą autentico essere.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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