"Me lo sono visto spuntare tutto ad un tratto, sopra al cofano della mia auto: è schizzato con un balzo ed è scomparso fra gli olivi dall'altra parte della carreggiata".
A raccontarci l'ennesimo incontro notturno con un capriolo è Marco, trentacinquenne sancascianese, che ieri notte stava tornando a casa percorrendo via di Campoli, in piena campagna. Diventata ormai il regno incontrastato degli ungulati: cinghiali ma, soprattutto, daini e caprioli.
"Avevo appena passato le Quattrostrade – prosegue Marco – e stavo procedendo in direzione del Castello del Palagio. Sulla sinistra stavo costeggiando il tratto di strada al bordo del quale sorgono alcune villette in posizione rialzata, che dominano tutta la valle".
"All'improvviso – racconta ancora – mi sono girato sulla sinistra, dove c'è un muretto e, sopra, un piccolo prato con alcuni olivi che porta fino alle case. Ho visto due occhi luccicanti e, in un attimo, un capriolo che volava sopra al mio cofano. Non so come sia riuscito ad evitarmi, a non schiantarsi sull'auto. E' atterrato dall'altra parte ed è scomparso nel buio della notte".
Una storia finita bene quella dell'automobilista sancascianese: ma per tanti altri questi incontri notturni con gli ungulati si stanno trasformando, quando va bene, in conti molto salati… dal carrozziere.
di Redazione
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