SAN CASCIANO – Il 3 settembre allo stadio comunale di San Casciano sembra un miraggio, un'oasi di possibilità che forse non si sono perse del tutto.
Le spezie si mischiano ai sorrisi e le vicine immagini di spiagge senza speranza si presentano a tratti, col cattivo ricordo di eterni dibattiti sull'immigrazione e di una caccia al colpevole senza conforto.
L'iniziativa "Bien Manger" è stata promossa da alcuni volontari del paese, OXFAM Italia, Sancascianese Calcio e sezione soci San Casciano di Unicoop Firenze. I migranti ospiti dell'ex hotel Mary hanno potuto cucinare i propri piatti ed interagire con la comunità sia a parole che attraverso il linguaggio universale del cibo.
"Siamo un gruppo di cittadini che ha avvertito l'esigenza di rendere protagonisti questi ragazzi – spiega Matteo Galletti in rappresentanza dei volontari – Non volevamo soltanto sederci a discutere, ma realizzare l'evento coi richiedenti asilo e permettere loro di esprimersi. La risposta positiva dei sancascianesi dimostra che la presenza dei migranti sta portando curiosità, voglia di conoscersi e di confrontarsi. Non credevamo di arrivare a 200 partecipanti e questi numeri ci incoraggiano a ripetere l'appuntamento".
Aldemaro Becattini, presidente della società sportiva, ha accolto l'iniziativa con entusiasmo: "Abbiamo accettato fin da subito le proposte di OXFAM per l'impiego di questi ragazzi nella nostra associazione".
"Il volontariato – tiene a dire il presidente – è lo strumento più adatto per attuare il confronto, mentre lo sport ha da sempre un ruolo unificante e sociale ed ha dimostrato di poter colmare le distanze culturali nei momenti più difficili della storia".
Il microfono passa ai protagonisti, che presentano i piatti ed intervengono nel dibattito: "Oggi è un giorno di festa per tutto il paese", affermano in un italiano che migliora di giorno in giorno.
"Viva San Casciano, OXFAM, i sancascianesi e le nostre maestre", aggiunge Casimiro.
"Qui siamo tutti felici e soddisfatti e la vostra comprensione è la cosa più importante. Il sorriso di San Casciano – conclude – per noi è come il sole che splende".
Demba tiene a ringraziare il circolo Arci, dove svolge gran parte delle sue attività come volontario: "Vorremmo comprare qualcosa al bar perché passiamo tanto tempo ad usare la wi-fi, ma non possiamo. Posso solo dirvi che Dio vi paga per noi, per il modo in cui ci state accettando".
Gli operatori di OXFAM promuovono la possibilità di entrare a far parte di un gruppo di volontari in allestimento e si uniscono agli interventi di Becattini, Galletti e del vicesindaco Donatella Viviani, ringraziando le associazioni coinvolte nel processo di integrazione.
Le testimonianze proiettate raccontano due storie personali dei migranti ospiti nel nostro paese e dei conflitti che li hanno costretti alla fuga, riconducendo l'atmosfera fuori dal clima di festa e alla quotidianità che i media ci offrono.
"I nostri familiari sopravvissuti sono ancora a casa e speriamo di portarli qui quando potremo avere un lavoro. Darci la possibilità di parlare coi nostri cari e di sapere che stanno bene significa rispettare la nostra dignità", affermano gli intervistati.
A chiudere la serata, il corto teatrale di Chiara Bondielli, Samuel Osman e Patrick Duquesne in cui recitano alcuni dei richiedenti asilo. "Un mondo migliore non è mai NATO", si intitola. Ma a San Casciano non muore la speranza.
di Martina Mecacci
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