SAN CASCIANO – Si può impedire a una madre, a una sorella, di portare sulla tomba dei due giovani figli e fratelli dei fiori. E soffermarsi davanti alle loro immagini per un ricordo, una preghiera?
Succede purtroppo nel cimitero di San Casciano, nella parte più vecchia (il “Cappellone”, così è chiamato) dove sotto le arcate trovano riposo nei loculi e in terra, coperti da antiche lapidi, alcuni sancascianesi.
Da molti anni la struttura è ingabbiata da ponteggi e transenne, e fino a pochi giorni fa si poteva entrare spostando semplicemente una transenna.
Ma adesso, dopo il distaccamento di alcuni frammenti, le transenne sono state legate con delle fascette.
E un cartello indica che per motivi di sicurezza (giustamente) è vietato accedere all’area interdetta.
Salvo “per accedere alle tombe rivolgersi al personale dei necrofori”: così si legge.
Ma ecco cosa ci ha detto la signora che ogni sabato accompagna la madre al cimitero: “Il grande desiderio della mamma è arrivare al fine settimana per essere accompagnata al cimitero, cosa che facciamo da anni purtroppo”.
“Sabato scorso – prosegue – abbiamo percorso il viale ma, arrivati per entrare sotto il loggiato, abbiamo trovato tutto sbarrato. Non le dico come l’ha presa la mamma, si è messa a piangere rimanendo di là dalla transenna, a pochi passi dalla tomba dei figli”.
L’ingresso è impedito per motivi di sicurezza: “Non lo metto in dubbio – risponde la signora – ma se legge il cartello c’è anche scritto che per accedere alle tombe si deve rivolgersi al personale dei necrofori. Il problema è che gli addetti non sempre si trovano all’interno del cimitero, perché magari impegnati in altri cimiteri”.
“Ma poi – riprende – se ci accompagnano loro, i pericoli non sono gli stessi che andare da soli?”.
“Quello che adesso più ci preoccupa – aggiunge in conclusione – sono i tempi per ripristinare il loggiato. Intanto noi nel frattempo abbiamo ricomprato e pagato il loculo; e mi sembra giusto che la mamma almeno una volta la settimana possa andare a salutarvi i suoi figli. E non da dietro una transenna”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA