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martedì 3 Dicembre 2024
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    Bullismo, ponti per portare in classe la cultura di pace e dei diritti umani

    L'iniziativa dell'istituto comprensivo Il Principe nata dalla collaborazione con il Comune

    SAN CASCIANO – Contro il muro dell’in-differenza San Casciano costruisce ponti di pace partendo dalle scuole. La cooperazione internazionale e la valorizzazione dei diritti umani sono strumenti utili a contrastare l’emarginazione, il disagio e il bullismo nelle scuole.

     

    Ne sono convinti il Comune e l’Istituto comprensivo Il Principe che si alleano ancora una volta per creare una rete di modelli educativi volti a favorire il dialogo e le relazioni equilibrate tra gli allievi, vicini e lontani. La cultura della cooperazione entra in classe grazie alla realizzazione del progetto "Un ponte per".

    “Con questo percorso, rivolto agli studenti e alle studentesse della scuola primaria – spiega il dirigente scolastico Marco Poli –  abbiamo cercato di rendere i giovani partecipi alla costruzione di una cultura di pace e di reale riconoscimento dell’altro”.

     

    Un ponte per… è un’associazione di volontariato internazionale nata nel 1991 allo scopo di promuovere iniziative di solidarietà per le popolazioni vittime di guerre. Lavora per prevenire conflitti in Medio Oriente, nei Balcani e nei paesi del Mediterraneo attraverso campagne di informazione, scambi culturali, interventi civili di pace e progetti di cooperazione internazionale, sempre in stretta collaborazione con le organizzazioni della società civile dei paesi in cui opera.

     

    “E’ stata un’esperienza di grande valore educativo e sociale per gli studenti – aggiunge l’assessore alla Pubblica Istruzione Chiara Molducci – i laboratori che abbiamo realizzato in classe hanno dimostrato che l’incontro tra culture, lingue, religioni e tradizioni diverse è una risorsa che arricchisce e fa crescere chiunque la sviluppi attraverso il dialogo e le relazioni con l’altro e che ognuno di noi sin dall’età dell’infanzia deve concretamente realizzare nella quotidianità con l’intento di promuovere una più equa e pacifica convivenza”.

     

    Ogni laboratorio, condotto da formatori che hanno utilizzato una metodologia cooperativa e partecipativa, ha previsto l’approfondimento di un tema specifico integrando lezioni frontali e attività volte al coinvolgimento diretto dei partecipanti anche attraverso l’uso del corpo: giochi ruolo, simulazioni, racconti e fiabe, giochi cooperativi, tecniche teatrali e l’utilizzo di strumenti multimediali.

     

    “ll valore aggiunto di questo progetto – conclude l’assessore Molducci – è la relazione che si è potuta costruire a distanza tra le nostre classi e quelle di alcuni bambini che vivono in situazioni di conflitto”.

    L’Istituto comprensivo si avvale di vari strumenti per ridurre e prevenire situazioni disagio legate all’emarginazione, alla discriminazione e al fenomeno del bullismo tra cui il servizio dello psicologo a scuola, e il percorso, particolarmente amato dai bambini, che mette in campo la pet therapy in orario scolastico, in compagnia dell'animale più fedele dell'uomo.

     

    Agli studenti è offerta l’opportunità di esprimere e riconoscere le proprie emozioni attraverso la relazione che si costruisce, coccola dopo coccola, con l’amico a quattro zampe.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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