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giovedì 28 Marzo 2024
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    Concorso Lingua Madre (Salone del Libro Torino): sancascianese originaria del Marocco vince premio giuria popolare

    Amal Oursana ha partecipato al concorso letterario nazionale Lingua Madre dedicato alle donne migranti (o di origine straniera) residenti in Italia

    SAN CASCIANO – Ruanda, Ucraina e Turchia: sono questi i Paesi di provenienza delle prime classificate della XVIII edizione del Concorso Lingua Madre, organizzato nell’ambito del XXXV Salone Internazionale del Libro di Torino.

    Primo premio Marie Christine Mukamunana e Lauramaria Fabiani (Ruanda e Italia) con il racconto “I miei ricordi in un racconto”; secondo premio Natalia Bondarenko (Ucraina), con il racconto “Vorrei leggere ancora Dostoevskij”; terza Açelya Yönaç (Turchia) con il racconto “C’era una volta, Anatolia”.

    Ma c’è, fra i premi speciali di questa edizione, uno che porta fino… a San Casciano: il premio speciale giuria popolare è infatti andato ad Amal Oursana, residente a San Casciano, originaria del Marocco, con il racconto “Fatna e Rahhal”.

    Il concorso letterario nazionale Lingua Madre è dedicato alle donne migranti (o di origine straniera) residenti in Italia: si tratta di un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino, nato nel 2005 da un’idea di Daniela Finocchi, che opera sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura e con il patrocinio di Ministero della Cultura, We Women for Expo, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.

    La premiazione avverrà nel corso del Salone Internazionale del Libro 2023 a Torino, lunedì 22 maggio.

    Tra le autrici chi si affida alla genealogia femminile, chi va in cerca di un’identità autentica, chi aspira al riscatto nella scuola, nel lavoro o nella libertà del proprio corpo.

    Senza contare i richiami all’attualità più feroce grazie alla voce delle donne dell’Est Europa o dell’Iran, impavide e pacificatrici al tempo stesso.

    A emergere è la complessa immagine della migrazione contemporanea che vede le donne protagoniste.

    Ed è come se ognuna di esse, a distanza di chilometri, riconoscendosi nei modi e nelle sensibilità comuni, tenesse insieme un’altra mappa del mondo.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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