CERBAIA (SAN CASCIANO) – Avrebbe compiuto 94 anni nel febbraio 2021 Adriana Gherardelli.
Persona semplice, che per ben sessantaquattro anni è stata dietro il banco del negozio di frutta e verdura sulla via Volterrana, a Cerbaia.
Adriana era nata nel comune di Montespertoli. Dove conobbe Armando, un mugnaio che dal Mugello si era trasferito poco distante da lei. Si conobbero e s’innamorarono.
Armando fu chiamato alle armi, fece la guerra d’Africa. E quando la guerra ebbe fine, tornato a casa, decise di prendere in sposa Adriana, andando ad abitare nel comune di San Casciano, nella località di Pisignano.
L’atrocità della guerra continuò a viverla, pur non essendo più militare, andando a seppellire per circa un anno i soldati americani nel cimitero dei Falciani.
Ma lui, nato come mugnaio, amava la terra. E si ricordò che un vecchio frate “da cerca” che si era fermato al suo mulino aveva lasciato un libro contenente antiche ricette di erbe per curare i malanni.
Così, forse anche affascinati da quanto letto su quelle pagine, con Adriana decise di mettere su un negozio di frutta e verdure a Firenze.
Per circa un anno. Poi, in particolare per i disagi per raggiungere tutte le mattine la città, scelsero di spostarsi nella più vicina Cerbaia, aprendo un negozio sulla via Volterrana. Dove adesso c’è una banca.
Lei stava al banco mentre il marito per un po’ fece l’ambulante di frutta e verdura. L’edificio, molto vecchio, subì un crollo. E cosi si dovettero spostare poco più giù, nell’edificio dove ancora oggi si trova un bellissimo affresco della “Madonna col Bambino, Santa Caterina e altri Santi”.
Qui rimasero per circa due anni: nel frattempo si liberò uno dei fondi dove c’era un fotografo. E, dopo poco, anche il fondo accanto: così decisero di spostarsi lì, dove ancora oggi il negozio continua l’attività dei Gherardelli.
Venticinque anni fa venne a mancare Armando, ma Adriana ha continuato instancabile a lavorare dietro quel banco.
Una vita passata in bottega, tanto che ultimamente, seppure per poche ore, voleva passarle proprio lì, in silenzio, assorta in chissà quanti ricordi.
A parlarci dei suoi ultimi giorni è uno dei figli, Ivano.
“Non si sentiva molto bene la mamma, così fu portata all’ospedale di Ponte a Niccheri, da lì fu trasferita dopo le prime cure in un’altra struttura. Lunedì, grazie a una video chiamata, vedemmoche piangeva, cosa insolita per lei. Tanto che insieme alle mie sorelle e ai nipoti decidemmo di andare a prenderla per riportarla a casa”.
“Purtroppo per solo due giorni – continua Ivano – ma almeno ha avuto la possibilità di parlare con tutti noi, anche quando è venuta a trovarla il sacerdote ha acconsentito di ricevere l’estrema unzione, rispondendo alle preghiere”.
“Ha amato tanto il suo lavoro – prosegue il figlio – Era la sua vita, amava scambiare due parole con tutti quelli che entravano in bottega. Qualche anno fa arrivarono a Cerbaia, con l’ultima Sita, quattro turisti americani che dovevano andare in un agriturismo a San Quirico. Ma nessun mezzo pubblico, vista l’ora, sarebbe passato da lì. Si fermarono in bottega e Adriana si prodigò a telefonare all’agriturismo per far venire a prenderli. E nell’attesa gli offrì un po’ di frutta di stagione”.
“Ebbene – dice ancora Ivano – finite le vacanze, prima di ripartire per l’America, si fermarono in bottega e regalarono a mia mamma degli oggetti. E a me una bellissima giacca da cowboy! Per qualche anno per Natale hanno continuato a scrivere alla mamma per gli auguri”.
“Ha trasmesso alle sue nipoti – dice sorridendo – che l’anno affiancata e che oggi lavorano in negozio, la cortesia, l’ascoltare i clienti. Tanto che in molti gli dicono “Siete come la vostra nonna, prima si chiacchiera e poi si serve…””.
“Se aveva un desiderio particolare? Oltre a quello di avere vicino tutti i suoi familiari negli ultimi momenti di vita – risponde – quello di andare a riposare accanto a suo marito Armando. E questo è stato possibile grazie anche all’umanità degli operatori del cimitero e al Comune di San Casciano, che ha acconsentito che la mamma potesse andare nel forno del babbo. Durante l’estumulazione a un certo punto la cassa del babbo e della mamma sono rimaste allineate tra di loro, come se dopo venticinque anni si ritrovassero nuovamente insieme. Un’altra emozione che però ci ha reso felici”.
Il desiderio di Adriana è stato esaudito, da oggi il negozio di frutta e verdura di via Volterrana riaprirà. Con tanti bei ricordi e, tra un cliente e l’altro ci sarà sempre un momento per ricordare un pezzo di storia di Adriana e Armando.
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