SAN CASCIANO – Avrebbe compiuto pochi giorni fa settantasette anni Giorgio Giuntini, appassionato alle varie attivitĂ che si svolgevano in paese. E, in particolare, attivo frequentatore della Propositura di San Cassiano: insieme alla moglie Maria e alla figlia Ester.
Faceva parte del Coro e aveva una grande passione per il teatro, sia come attore sia poi come regista.
A ricordarlo è la presidente de “Il Piccolo Teatro”, Daniela Mazzolai, che insieme agli altri componenti della Compagnia ha passato molto tempo libero dividendo con lui tanti momenti dell’attività teatrale.
Una Compagnia, quella de “Il Piccolo Teatro”, che in sostanza è la continuazione dell’attività teatrale che prende origini nel periodo post-bellico, quando un gruppo di appassionati mise in scena un consistente numero di commedie.
Prima al Teatro Niccolini e poi, a partire dal 1995, presso il Cinema Teatro Everest, oggi Cinema Teatro Everest “Sala della ComunitĂ Giovanni Paolo II” in piazza Cavour.
Giorgio Giuntini entrò nella compagnia come attore, ne “ Il gatto in cantina”: correva l’anno 1987. Interpretava il personaggio di Antonio.
Poi, nella “Civetta e il barbagianni”, anno 1988, nella parte di Vestro, fidanzato di Rosina (tanto per ricordare le prime).
Dopo tre anni dalla scomparsa del regista e Maestro Giuseppe Visibelli, Giorgio passa al ruolo di regista e, nel 1991, mette in scena “La colpa è della radio”.
Nel 1992 è la volta de “Il diavolo in cantina” e, nel 1999, ecco “Sette spose per sette fratelli”. Per poi arrivare al grande successo di “Aggiungi un posto a tavola”.
Nel ruolo di regista Giorgio era uno che pretendeva, voleva il massimo da tutti i componenti della Compagnia: a volte poteva sembrare anche burbero, ma era il suo carattere.
E così la Compagnia de “Il Piccolo Teatro” lo vuole ricordare: con il suo sorriso nascosto dalla barba e con gli occhiali a metà naso, intento con il copione in mano affinché tutto procedesse meticolosamente (e borbottando anche, se a suo giudizio qualcosa era andato storto).
Il pubblico in sala gli ha sempre donato tanti applausi alla fine di ogni commedia: a lui, a tutti gli attori e ai componenti su e dietro il palco.
Anche la famiglia ringrazia di cuore tutte le persone che sono state accanto a Giorgio in tanti modi, durante la sua malattia.
“Abbiamo sentito forte il loro sostegno non perdevamo occasione per raccontarglielo. Quando ci ha lasciati, in moltissimi sono venuti per salutarlo e portare a noi un ricordo dei bei momenti vissuti con lui. E’ stata una testimonianza di affetto di cui siamo profondamente grati. Anche lui sarĂ felicissimo di tutto questo bene”
Ester e Maria
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