SAN CASCIANO – Una tragedia sfiorata, un dramma che ancora una volta vede coinvolta una donna e che ha, come persecutore, qualcuno che lei conosceva fin troppo bene.
Tutto è avvenuto nella mattinata di ieri, 1 febbraio, in un agriturismo alle porte di San Casciano, dove la donna lavora.
Qui ha fatto irruzione l'ex marito, un 48enne di origini albanesi, che l'ha colpita al volto con un paio di tenaglie.
Un'aggressione brutale quanto pericolosa: la donna, accompagnata all'ospedale di Campostaggia è stata curata e dichiarata guaribile in 25 giorni.
Ovviamente, come accade sempre in questi casi, ferite ben più profonde saranno quelle che sarà costretta a portarsi dietro a lungo.
Da una prima ricostruzione sembra che l'ex marito si fosse nascosto dietro una siepe in attesa dell'arrivo della vittima: la malcapitata è stata aggredita, picchiata al volto con le tenaglie, minacciata di morte.
Addirittura, pare che lui si sia fermato solo dopo aver avuto rassicurazioni che sarebbero tornati insieme. Lo ha convinto tanto che è stato proprio lui ad accompagnarla all'ospedale, obbligandola a dire che quelle ferite erano l'esito di un incidente stradale.
Una volta che la donna è rimasta sola con i sanitari, ecco però che ha raccontato la verità: le forze dell'ordine sono così intervenute, scoprendo peraltro che l'uomo era già oggetto di una misura restrittiva.
Dal novembre scorso infatti, in seguito al suo arresto per atti persecutori e violenza sessuale commessi nei confronti della donna, era oggetto di una misura restrittiva che gli impediva di avvicinarsi a lei.
Arrestato per atti persecutori e lesioni personali, è stato portato dalla polizia di Poggibonsi al carcere di Santo Spirito a Siena.
di Matteo Pucci
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