SAN CASCIANO – PiĂą volte ci siamo occupati di quanto i piccioni, nel centro storico di San Casciano, creano danni.
Ai residenti, al patrimonio artistico, a causa del guano che diffondono. Ma la soluzione per allontanarli, senza utilizzare metodi crudeli, al momento non è stata trovata.
Raccogliamo un altro accorato appello, che ci arriva da un gruppo di anziani residenti in via Roma, nei mini appartamenti tra piazza SamonĂ e il Teatro Comunale Niccolini.
“In questo periodo così caldo – ci raccontano portandoci anche a documentare fotograficamente ciò che succede – dove non si trova refrigerio da nessuna parte, siamo costretti a stare con le finestre del lungo corridoio che ci separa dal Teatro chiuse”.
“Da un po’ di tempo infatti – spiegano – la rete che impedisce ai piccioni di entrare nel cortile è rotta, così i piccioni entrano ed escono senza nessun problema”.
“Nidificando – sottolineano – e lasciando una gran quantitĂ di sporco, che purtroppo nessuno pulisce. Così il cattivo odore ci impedisce di aprire le finestre”.
“Tra l’altro – ci dice un’altra signora – c’è un appartamento con un’unica finestra che si apre su un piccolo tetto a terrazzino, non calpestabile, dove si è accumulato lo sporco. Una cosa invivibile insomma”.
Avete chiesto un intervento a chi ha la manutenzione dello stabile? “Certo! Per il momento abbiamo ottenuto solo promesse”.
“Pochi giorni fa – puntualizzano – è venuto un responsabile che ci ha garantito un rapido intervento, ma la situazione è questa. Quanto dobbiamo ancora aspettare?”.
Purtroppo i piccioni hanno trovato un accesso tra le maglie della rete che copre la corte: qualcuno, come si vede dalle foto, è anche morto tra la rete. Un altro, anch’esso morto, giace sul pavimento, completamente coperto di guano.
Gli anziani (perlomeno quelli che abitano in questo edificio) vivono soli, non hanno la possibilità di andare in vacanza, quindi il loro consueto ritrovo è negli spazi condominiali, dove hanno anche la tv.
Però devono stare ben chiusi per non sentire il cattivo odore o, magari, ritrovarsi qualche piccione a svolazzare sulla testa tenendo le finestre aperte.
Ci auguriamo in un tempestivo intervento: per “ricucire” la rete ed effettuare una non più rimandabile sanificazione.
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