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venerdì 29 Marzo 2024
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    Il mare e i suoi segreti: il nuovo libro di Paolo Casini (dedicato alla madre Lidia)

    Si chiama “Percorsi nella Storia. Antiche infrastrutture portuali e viarie tra Toscana, Lazio e Romagna”. E l'ex vigile lo dedica alla madre, scomparsa nel novembre dello scorso anno

    SAN CASCIANO – E’ fresco di stampa il nuovo libro scritto dal sancascianese Paolo Casini, appassionato di cartografia antica e archeologia subacquea.

    Dal titolo “Percorsi nella Storia. Antiche infrastrutture portuali e viarie tra Toscana, Lazio e Romagna” (Betti Editrice).

    Paolo, da poco tempo ha lasciato la divisa della polizia municipale per la meritata pensione, adesso continua con molto più tempo a disposizione alla sua grande passione, le ricerche lungo le coste.

    “Dopo diversi libri, sempre inerenti alla passione del mare, quest’ultimo lavoro (come il precedente, “Itinerari e riflessioni”), presenta l’aspetto più di una rivista che di un libro. Vi sono raccolti cinque articoli di natura storico-geografico e archeologico-subacquea, che riflette la tematica del precedente”.

    Cinque articoli di approfondimento insomma.

    “Si parte con alcune riflessioni sulla via Aurelia riportate sulla Tabula Peutingeriana, gli antichi scali del marmo del campigliese, le anfore del mare di Populonia e dintorni, Leonardo e la pianura di Vada, per concludere con alcune note sui porti antichi e dell’Etruria”.

    Questo studio è stato portato avanti anche grazie a dei suoi collaboratori “storici” con cui ha realizzato altri libri?

    “Sì, sono le stesse persone dei precedenti itinerari studiati: Giovanni Chiostrini, Mauro Marranci e Renzo Maseroli“.

    Abbiamo notato che questo volume ha una dedica particolare…

    “Sì, ho voluto dedicarlo a mia madre Lidia, venuta a mancare un anno fa, per esattezza il 12 novembre 2020. Riuscimmo a farle una festa a sorpresa in occasione del suo compleanno, stampando un librettino con le foto più significative della sua vita passata insieme a mio padre, Natale, un fine artigiano di calzature da donna. Con lui lavorava anche mio zio Renzo, tra i loro clienti avevano anche una nota sovrana europea. Così ho deciso di dedicare a mia madre Lidia questo lavoro. Anche lei, come me, amava in modo particolare il mare…”. 

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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