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domenica 27 Aprile 2025
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    La scomparsa del 45enne antellese Gianni Sarti addolora anche San Casciano: la contrada del Leone era casa sua

    Era la "voce" della contrada arancio nera nella sfilata del Carnevale Medievale Sancascianese. Il ricordo: "Riuscivi a tirare fuori il meglio da ciascuno di noi"

    SAN CASCIANO – La terribile scomparsa del 45enne antellese Gianni Sarti, venuto a mancare per una rapida e inesorabile malattia, colpisce al cuore anche San Casciano.

    Dove Sarti era “di casa” nella contrada del Leone, che proprio domenica 30 marzo si cimenterà nel grande appuntamento annuale del Carnevale Medievale Sancascianese.

    “Un contradaiolo – dicono dalla contrada arancionera – che ha incarnato lo spirito autentico del volontariato legato al Carnevale Medievale Sancascianese”.

    Originario dell’Antella, Sarti si è speso con tutto se stesso, con tutta la sua passione e la carica vitale che lo ha contraddistinto, come voce narrante della contrada del Leone.

    Impegnato da sempre ad interpretare le storie, le vicende, narrazioni teatrali, messe in scena dai contradaioli e dalle contradaiole. Oggi il Leone lo vuole ricordare così.

    “Chi siamo noi?

    Queste tre parole, pronunciate da te, incarnano il nostro carnevale medievale, il carnevale della contrada del Leone, la nostra festa.

    Era in queste occasioni che tu, Gianni, riuscivi a tirare fuori il meglio da ciascuno di noi. Con la tua presenza in piazza, con la tua armatura e l’elmo pennuto per i quali ogni anno ci facevi dannare cercando qualche pezzo mancante.

    Gianni Sarti

    Ma più di tutto, era la tua voce – unica e inimitabile – che arringava la folla con una forza che solo i migliori capitani sanno trasmettere, come quei protagonisti dei film epici che spesso citavi, ispirandoci per i finali delle nostre storie.

    Il tuo grido, forte, graffiante e assordante, non era solo suono: era il ruggito della contrada del Leone, che scuoteva gli animi senza mai togliere il sorriso dalle nostre labbra.

    In quel momento, tu eri il simbolo della nostra contrada. Eri il nostro fantasista, il nostro Leone.

    Ma oggi, che non ci sei più, per la prima volta da quando hai partecipato al carnevale, siamo rimasti senza voce, senza la possibilità di ruggire, senza uno dei nostri punti di riferimento.

    Per questo oggi è più difficile rispondere al tuo grido di “chi siamo noi”, perché senza di te, non saremo mai più gli stessi.

    Ma è proprio grazie a te, a ciò che ci hai lasciato, a quello che hai dimostrato in questa tua troppo breve vita, che il tuo grido continuerà ad essere il nostro.  

    D’ora in poi, chiunque lancerà un coro tra le fila della contrada, chiunque scenderà in piazza, chiunque sfilerà durante il carnevale, lo farà anche e soprattutto per te, che sei, rimani e sempre sarai la nostra voce.

    Oggi, grazie a te, ancora una volta, siamo fieri di rispondere alla domanda: “Chi siamo noi?”

    Perché noi saremo sempre i tuoi Leoni”.

    Al commovente ricordo della contrada del Leone si unisce il cordoglio di tutta l’Associazione delle Contrade Sancascianesi e del Comune di San Casciano.

    “Vicinanza – dicono – è l’unica parola che riusciamo a pronunciare in questo drammatico momento. La perdita di Gianni ci addolora profondamente. È stato uno dei più brillanti ed energici protagonisti della storia che abbiamo costruito insieme alla comunità nel segno del Carnevale medievale Sancascianese”.

    “Ci stringiamo in un abbraccio pieno di affetto alla famiglia, colpita da questo grave lutto” concludono.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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