SAN CASCIANO – Chissà cosa ne penseranno i sancascianesi, che già ai tempi del Cervo di Mario Merz sulle mura (divenuto poi nel tempo un tratto distintivo del paese) rimasero per così dire… interdetti.
Cinque ospiti inattesi stanno infatti per insediarsi a San Casciano: e lo faranno sulla terrazza nell'area ex Stianti.
Di fronte, in alto dal viale Corsini, lo sguardo teso, dei sancascianesi che non lasciano l'immagine al caso ma accettano la sfida a "segnare" il territorio. Dal mito della lupa capitolina il tema del rapporto tra l'uomo e il lupo si rinnova e si propaga nei linguaggi artistici della contemporaneità, in un'espressione originale di arte pubblica che mette radici a San Casciano.
Si intitola "Habitat" ed è il progetto proclamato vincitore nell'ambito del concorso di idee per un intervento di arte pubblica nell'area ex Stianti, promosso da Tusciaelecta Arte contemporanea nel Chianti, patrocinato dai Comuni di San Casciano e Greve in Chianti e dall’Unione del Chianti Fiorentino, realizzato con il contributo della Regione Toscana.
Un progetto elaborato a più mani da un team di trentenni, composto da architetti e storici dell'arte di origine toscana e umbra: Giulia Squeo, Margherita Bagiacchi, Camilla Bernstein, Alessio Bertini, Silvia Pucci, Elena Ronchi.
Protagonisti dell'idea che intreccia a due fili arte e architettura sono i lupi, opere in bronzo a grandezza naturale dello scultore bolognese Davide Rivalta (in foto).
“Nel nostro progetto – dichiarano i vincitori – i lupi sono uno strumento che catalizza attenzione e invita i cittadini ad entrare in possesso delle aree in cui abitano, sono un elemento di tensione, quasi di minaccia, che non passa inosservata ma invita i sancascianesi a porsi delle domande e chiedersi come intervenire sui luoghi urbani per sentirli più propri, difatti il progetto traccia le linee di possibili attività, segni e perimetri di campi sportivi”.
Ma l'homo residens in Chianti non è il solo ad essere preso di mira dal branco. Sulle mura medievali come detto, è il cervo di Mario Merz ad entrare nell'orbita dei lupi.
“Volevamo richiamare – proseguono – la vocazione culturale di San Casciano per l'arte contemporanea e lo abbiamo fatto con un dialogo e una caccia fredda tra il cervo e i lupi, con un chiaro rimando all'opera di Merz ”.
I vincitori sono stati proclamati da una commissione di esperti e rappresentanti istituzionali composta da Arabella Natalini, direttrice artistica di Tusciaelecta, Leonardo Baldini del Comune di San Casciano, l'architetto Tommaso Barni, l'artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze Paolo Parisi, il curatore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Stefano Pezzato. Ai giovani vincitori andrà una somma in denaro pari a 2.500 euro.
Il concorso ha riconosciuto il valore di altri tre progetti: "Paesaggio (alla terza)" di Francesco Onorati (secondo posto), "Play" di Francesco Caneschi e Costanza Farolfi (terzo posto) e una menzione speciale per "Public Library" degli Studio++.
“Habitat ha vinto – dichiarano i responsabili del progetto Arabella Natalini e Leonardo Baldini – per la sua capacità di coniugare arte e architettura, sollecitare un impiego polifunzionale dello spazio e per la sua semplicità realizzativa”.
“Era quello che volevamo, il concorso ha fatto emergere l'estro, la creatività, le competenze di un gruppo di giovani under 35 – commenta l’assessore alla Cultura di San Casciano Chiara Molducci – ideatori di un progetto che mira a riqualificare l'area e trasformarla in luogo di socializzazione ed aggregazione; la nostra idea è quella di recuperare questo spazio che deve contemplare il punto di vista di chi lo abita ed in particolare dei giovani”.
La terrazza si estende per oltre 200 metri quadri sul tetto del parcheggio.
di Redazione
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