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lunedì 2 Dicembre 2024
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    Una cena di raccolta fondi per restaurare il Memoriale italiano di Auschwitz

    Appuntamento al Circolo Arci il 14 marzo: un'iniziativa promossa da Aned, Arci, Comune e Soci Coop

    SAN CASCIANO – Una cena per contribuire a restaurare il Memoriale italiano di Auschwitz, un monumento progettato anche da Primo Levi, un'opera multimediale nata per ricordare i deportati italiani. 

     

    L'appuntamento per i sancascianesi è per giovedì prossimo, 14 marzo, alle 20.30 al Circolo Arci di San Casciano e l'iniziativa della cena di raccolta fondi è promossa da Aned, l'Associazione ex deportati nei campi di sterminio, insieme al Circolo Arci, al Comune di San Casciano e alla sezione soci Coop all'interno del progetto "Conserva la memoria".

     

    Si partecipa con un contributo di 15 euro che sarà devoluto al progetto. Prenotazioni allo 055.820779.

     

    Il Memoriale, ritornato dalla Polonia e sottoposto a restauro, sarà collocato a Firenze nell’EX3 di piazza Bartali, si tratta di un’opera d’arte a forma di spirale, che attraverso la pittura e la musica ricorda la deportazione nei campi di sterminio nazisti.

     

    L'opera fu voluta dall’Aned e dal 1980 è stata ospitata nel Blocco 21 del campo di sterminio di Auschwitz, ma nel 2014 le autorità polacche ne hanno formalizzato lo sfratto, con la motivazione che l’opera non era in linea con le finalità pedagogiche e illustrative del campo. 

     

    E' una delle prime opere multimediali europee frutto di una progettazione collettiva e corale a cui contribuirono lo studio di architettura di Milano BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti e Rogers), lo scrittore Primo Levi, il pittore Mario “Pupino” Samonà, il regista Nelo Risi ed il compositore Luigi Nono.

     

    L’obiettivo dichiarato dall’ideatore Lodovico Belgiojoso era quello di “ricreare allusivamente un’atmosfera di incubo, l’incubo del deportato straziato fra la quasi certezza della morte e la tenue speranza della sopravvivenza, (…). È l’idea di uno spazio unitario, ossessivo, realizzato con un ritmo di zone di luce e ombra che si alternano equidistanti fra loro, consentendo anche la visione, attraverso le finestre, degli altri ‘blocchi’ del campo, visione altrettanto ossessiva”.

     

    Il Memoriale è costituito da una spirale ad elica all’interno della quale il visitatore cammina lungo una passerella di traversine di legno che evocano quelle ferroviarie. La spirale è rivestita all’interno con una tela composta da 23 strisce dipinte da Pupino Samonà, dove appaiono scene che illustrano il fenomeno storico del fascismo e del nazismo, della Resistenza e della deportazione, seguendo la traccia del testo di Primo Levi, mentre dalla passerella sale la musica di Luigi Nono intitolata "Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz".

     

    ll Comune di Firenze, con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, si è candidato a ospitare e a restaurare il Memoriale.

     

    Il luogo prescelto è appunto il Centro EX3 di piazza Bartali, che dovrebbe aprire le porte al pubblico la prossima primavera. Per l’opera, già in fase di restauro da parte dell’Opificio delle Pietre Dure, si è però presentata la necessità di raccogliere un ulteriore contributo per finanziare l’intervento.

     

    Da qui la disponibilità di Unicoop Firenze di promuovere una campagna di crowdfunding "Conserva la memoria" e sostenere Aned Firenze per raggiungere la cifra necessaria di 40mila euro.

     

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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