SAN CASCIANO – Partecipazione, ascolto, servizi mirati. Dai bisogni dei cittadini all'attivazione di un bus navetta e alla condivisione dell'auto privata: soluzioni innovative e accessibili che sperimentano forme alternative di trasporto, tese a contrastare l'esclusione sociale, a promuovere benessere e qualità della vita.
A San Casciano un intero paese coinvolto in un ampio e inedito progetto di mobilità sostenibile. Un modello di community mobility network che si sviluppa nel Chianti ed è in grado di spostarsi con frequenza e puntualità dalle frazioni più decentrate verso il capoluogo.
E' l'obiettivo del percorso attivato dal Comune di San Casciano grazie al sostegno della Regione Toscana ed in particolare dall’Autorità per la partecipazione della Regione Toscana, dagli assessorati regionali alla Partecipazione e alla Mobilità, realizzato in collaborazione con SocioLab.
Il progetto si pone l'obiettivo di integrare la rete esistente del trasporto urbano con soluzioni condivise, innovative e partecipate e nasce a conclusione di un lungo percorso di partecipazione, svolto nel 2015, che ha visto protagoniste numerose realtà attive nel territorio, come associazioni di volontariato locali e cittadini privati.
Un lavoro articolato condotto dagli esperti di Sociolab che ha compreso la somministrazione di questionari sulle abitudini locali negli spostamenti, momenti informativi e laboratori sulle buone pratiche della mobilità, ascolto dei bisogni e laboratori di discussione.
Bus navetta gratuito a disposizione dei cittadini
Un intervento concreto legato alla creazione di una rete di mobilità cittadina fondata sull’attivazione di nuovi servizi è l'attivazione della navetta. Il Comune ha messo a disposizione un bus navetta ad integrazione del servizio di trasporto pubblico esistente con l'obiettivo di migliorare i collegamenti tra le frazioni e il capoluogo. Il nuovo servizio è possibile in virtù di un accordo stipulato dal Comune con la ditta PoggiBus per l'erogazione di una navetta bisettimanale (il lunedì, in coincidenza del mercato, e il giovedì per le aperture pomeridiane degli uffici Asl e del Comune).
Le fermate della navetta sono situate in corrispondenza delle fermate della Sita. I percorsi e gli orari della navetta sono illustrati in un opuscolo contenente informazioni e recapiti sulle diverse proposte in tema di mobilità partecipata. Info: Urp 055 8256224 – muoversincomune@comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it.
Car Sharing
E' parte integrante del progetto “Muoversi in Comune” lo strumento del carsharing, ovvero la condivisione dell'auto privata. E' stato realizzato un sistema di bacheche pubbliche nelle frazioni di San Casciano per sostenere e promuovere la condivisione dell’auto privata attraverso l’incontro tra domanda e offerta di passaggi.
Sono state affisse diverse bacheche nelle frazioni del territorio aderenti all'iniziativa attraverso le quali i cittadini potranno concordare, dare o ricevere passaggi.Per comunicare le iniziative è stato creato uno strumento informativo che illustra anche i servizi di trasporto su prenotazione, offerti dalle associazioni di volontariato attivi sul territorio (CSC di Cerbaia, Misericordia di Mercatale, Misericordia di San Casciano, Anteas e Auser), finalizzati a raggiungere strutture sanitarie, recarsi a teatro, visitare un museo.
Gli obiettivi
L'attivazione del bus navetta permette di intensificare il collegamento tra il capoluogo e le frazioni attraverso la sperimentazione di un veicolo disponibile due giorni della settimana.
Altro importante obiettivo è quello dimigliorare la rete tra le associazioni che si occupano di trasporto sociale, potenziando la comunicazione su servizi esistenti e allargando la rete a soggetti associativi di diversa natura per ottimizzare mezzi e risorse umane. Inoltre il progetto “Muoversi in Comune” stimola e promuove forme di condivisione dei mezzi privati, creando una modalità semplice e accessibile per offrire e richiedere passaggi e coinvolgendo attivamente i gestori di spazi culturali e ricreativi e gli organizzatori di eventi.
“L’amministrazione comunale di San Casciano ha voluto condividere con i cittadini – commenta il vicesindaco Donatella Viviani – non solo la concreta scelta di investimento per l’attuazione di un nuovo servizio, su cui da tempo stava lavorando, nel caso specifico l’attivazione di una navetta di collegamento tra le frazioni e il capoluogo come integrazione del trasporto pubblico locale, ma anche la costruzione partecipata di una vera e propria rete di trasporto innovativa e integrata sulla base delle proposte e delle iniziative della comunità stessa".
"A promuovere – specifica – il processo, insieme all'amministrazione comunale sono state le realtà associative che da tempo si occupano del trasporto in convenzione e del trasporto sociale come Auser, Anteas, Arciconfraternita della Misericordia di Mercatale e San Casciano, CSC Cerbaia, le associazioni sportive e i circoli ricreativi che hanno partecipato come antenne territoriali e che, in alcuni casi, si sono resi disponibili in quanto punti di riferimento per sperimentazioni di condivisione dei mezzi privati. Il progetto mira a ridurre anche il rischio di isolamento di donne e anziani”.
Il percorso partecipativo
Il servizio è scaturito da un percorso di indagine, ascolto e partecipazione che ha permesso ai cittadini di avanzare proposte e soluzioni finalizzate a migliorare i collegamenti nel territorio e l'attuale sistema di trasporto sociale, a creare modalità di trasporto che favorissero la condivisione dei mezzi privati.
I cinquecento questionari somministrati dagli esperti di SocioLab ai cittadini hanno fatto emergere che la stragrande maggioranza dei residenti del territorio si sposta esclusivamente con l'auto privata, in alcuni casi oltre l'80% e che gli spostamenti sono legati all'accesso ai servizi comunali e non, al disbrigo di commissioni e alla necessità di fare acquisti. Il percorso di partecipazione ha previsto inoltre la realizzazione di decine di interviste a portatori d'interesse delle frazioni con l'obiettivo di indagare le abitudini, le criticità e le opportunità e costruire insieme proposte efficaci e durature.
Uno degli elementi di maggiore interesse è l'esistenza spontanea di una forma di condivisione, seppure non strutturata, dei mezzi all'interno delle frazioni più piccole che risentono di una minore presenza di collegamenti del trasporto pubblico locale con il capoluogo in particolare per raggiungere i servizi o il mercato del lunedì.
Da qui è emersa la necessità di attivare una navetta che potesse costituire un'integrazione del trasporto pubblico in alcuni giorni ed orari stabiliti insieme ai cittadini.
Il percorso partecipativo, volto ad individuare le priorità e a strutturare le pratiche di condivisione dei mezzi, ha previsto l'organizzazione di laboratori e giornate informative nel capoluogo e nelle frazioni di Cerbaia, Mercatale, Bargino, Montefiridolfi, San Pancrazio, Chiesanuova, La Romola.
di Redazione
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