SAN CASCIANO – C'era davvero tantissima gente, sabato 13 luglio, al taglio del nastro del nuovo allestimento della Sezione Archeologica del Museo Civico di San Casciano.
Sotto lo "sguardo" attento della stele delll'arciere, una delle più grandi e più belle di tutta l'Etruria settentrionale, si è celebrato il rinnovamento dell'esposizione. Fatta con una scelta dei materiali più interessanti atti ad illustrare la lunga storia dell'insediamento sul territorio, dalle tombe etrusche di età orientalizzante ed arcaica, agli insediamenti di età ellenistica e romana.
Per la prima volta, inoltre, sono stati esposti al pubblico i reperti provenienti dall'insediamento di età ellenistica e romana del Ponterotto, rinvenuti durante gli scavi per il nuovo stabilimento Laika, restaurati ed esposti a poca distanza di tempo dal loro rinvenimento, grazie al contributo della Regione Toscana ed al lavoro del Centro di restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, del Comune di San Casciano e dell'associazione archeologica SIAM.
Il nuovo allestimento della Sezione Archeologica del Museo Civico di San Casciano è stato progettato e realizzato a cura di David Baroncelli con la collaborazione di Lorella Alderighi della Soprintendenza Archeologica della Toscana, e dei soci della SIAM.
Una sinergia virtuosa di vari enti e del volontariato locale per raggiungere l'obiettivo di rendere fruibili al pubblico i risultati delle scoperte, antiche e recenti, dell'intero territorio. L'apertura del nuovo allestimento museale prelude all'inaugurazione, prevista per il prossimo anno, dell'area archeologica di Ponterotto.
Per chi c'è già stato lo stimolo a tornare. Per chi ancora non avesse visitato il Museo Civico un consiglio: andate e portateci i bambini. C'è una sezione ludica davvero interessante e coinvolgente, e le stesse storie che ci arrivano lontanissime nei secoli, che ci raccontano di alluvioni, incendi, ricostruzioni, raccontate dai reperti ritrovati (attrezzi da lavoro, anfore, chiodi, coltelli, …), sono a dir poco affascinanti.
di Redazione
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