SAN CASCIANO – Dopo l’ultimo ritrovamento di ordigni bellici in via Scopeti (la consistenza dei quali deve essere ancora stabilita), grazie alla segnalazione di una nostra lettrice siamo andati a sentire una famiglia che, da generazioni, ha abitato in quella che una volta era una grossa casa colonica all’inizio di San Casciano.
Proprio su via Scopeti, a pochi passi da dove sono venuti alla luce gli ordigni.
# Via Scopeti è un pozzo… senza fondo. Trovati altri ordigni della seconda guerra mondiale
“Mia figlia oggi quarantenne – inizia la storia la signora che ci accoglie – dopo l’ultimo ritrovamento si è ricordata che quando aveva di circa 12 anni, durante i lavori per passare dei tubi, nel fare il fosso fuori dalla carreggiata furono trovate una o due bombe della seconda guerra mondiale”.
Che anno era?
“Il 1990. Questo ricordo le è rimasto particolarmente impresso vista la giovane età e la curiosità di una ragazzina di quella età. Che non era sola, ma c’erano anche altri ragazzi del posto”.
Avete mai sentito dalle persone anziane che qui si siano insediati dei soldati tedeschi?
“Certo, me lo raccontava mio nonno, che abitava qui. Un giorno un residente che doveva andare in paese uscì e chiuse a chiave il cancello, quello che ancora oggi dà su via Scopeti, e si avviò verso San Casciano. Nel frattempo vide arrivare dei soldati tedeschi, che gli
ordinarono di aprire il cancello e s’insediarono in un appartamento, ma non so per quanto tempo. Sempre il nonno raccontava che quando in tutta fretta lasciarono la casa, all’interno lasciarono diversa roba. Anche una cassa dove all’interno c’era anche un servito di piatti, probabilmente era roba razziata a qualcuno durante i loro spostamenti. Forse il mio babbo sapeva anche di queste bombe rimaste sotto la strada, ma purtroppo lui non c’è più”.
Secondo lei ci potrebbero essere altri ordigni nel punto dell’ultimo ritrovamento?
“Sinceramente non saprei. Ma una cosa è certa: sarebbe opportuno controllare se ci siano rimaste altre bombe nella zona dove furono rinvenute nel 1990”.
E quale sarebbe precisamente?
“Guardi è semplice, la zona è dove si vede il tronco di un noce tagliato, che tra l’altro si trova proprio parallelo all’ultimo ritrovamento. Quella è la zona: in pratica un piccolo “fazzoletto” di terra che corrisponde all’ingresso in paese dalla via Cassia per Firenze. Non c’è nessuna certezza, ovvio, ma onde evitare qualsiasi dubbio se facessero un controllo accurato, saremmo tutti più tranquilli”.
Ringraziamo la signora di questa testimonianza, che passeremo a chi di competenza: giusto in tempo per quando torneranno gli artificieri a rimuovere gli ultimi ordigni ritrovati.
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