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venerdì 29 Marzo 2024
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    Paolo Bandini non ce l’ha fatta: si è spento dopo l’incidente del 24 luglio nel Piazzone

    Ex bancario: lo ricordiamo con un suo disegno, che finì su primi bancomat della Banca del Chianti Fiorentino

    SAN CASCIANO – Le tante speranze affinché Paolo Bandini, 74 anni, riuscisse a superare il brutto incidente avvenuto la mattina del 24 luglio scorso in piazza della Repubblica sono svanite pochi giorni fa, negli ultimi giorni di novembre.

     

    In tutti questi mesi la moglie e i figli sono stati sempre vicini a questo grande uomo, una persona cordiale che mostrava a tutti il suo sorriso sotto i baffi. Con tutta la sua simpatia e l’amore per la vita.

     

    Impiegato presso ChiantiBanca, vi entrò quando la sede era in via Roma, nel 1955, allora si chiamava Cassa Rurale Artigiana: per poi andare in pensione nella nuova sede in piazza Arti e Mestieri.

     

     

    Ed è suo il bellissimo disegno (lo vedete sopra) stampato sui primi bancomat, con l’immagine della Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti. La Madonna proveniente da Vico l’Abate e conservata nel museo di San Casciano.

     

    Paolo s’ispirò a lei, racchiudendo in quel poco spazio della carta quell’immagine con tutti i segni del territorio, le colline, i cipressi, la vite con l’uva. E, sullo sfondo, la città di Firenze.

     

    Ma un’altra grande passione lo portava spesso nella campagna, era un grande cacciatore. In particolare amava la caccia all beccaccia: una caccia particolarmente attenta all’equilibrio della natura, una caccia difficile, tanto che sono davvero in pochi a praticarla. La viveva in simbiosi con il suo cane, un vero campione e inseparabile amico di Paolo.

     

    I suoi funerali si sono svolti sabato 30 novembre nella chiesa della Propositura di San Cassiano: a ricordarlo sono stati i figli alla fine della cerimonia, leggendo poche righe che racchiudevano benissimo l’amore per tutta la sua famiglia, ma anche per il suo paese.

     

    Amore che Paolo ha ben saputo infondere: in loro ma anche tra i suoi tanti amici.

    di ANTONIO TADDEI

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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