SAN CASCIANO – A San Casciano il cardinale Piovanelli era di casa, qui conosceva tanti sacerdoti, che con lui avevano passato gli anni in seminario e qui veniva spesso, per le visite pastorali o per celebrare le cresime. Il paese si è svegliato con la notizia della sua morte e partecipa al lutto per la scomparsa dell'ex arcivescovo di Firenze.
Silvano Piovanelli, aveva 92 anni. Era nato in Ronta di Mugello il 21 febbraio 1924, ordinato il 13 luglio 1947, eletto alla Chiesa Titolare di Tubone di Mauritania il 28 maggio 1982, consacrato il 24 giugno 1982, promosso a Firenze il 18 marzo 1983 da Giovanni Paolo II. Dal 1983 al 2001 è stato arcivescovo di Firenze. Gli ultimi anni gli ha passati alla Chiesa di S. Andrea a Cercina a Sesto Fiorentino.
Nel 2001 dopo le dimissioni da arcivescovo di Firenze Piovanelli scrisse un libro in ricordo di tutti i suoi sacerdoti che durante il suo mandato erano venuti a mancare e che hanno svolto la loro missione a San Casciano: "Ho visto i volti, ho riascoltato le parole, ho sentito nuovamente la presenza di tutti quei fratelli, i miei preti, che negli anni del mio episcopato ho incontrato come collaboratori del ministero, cantori con me della lode del Signore, cordialmente partecipi del peso del vangelo e che, alla fine, ho consegnato alle braccia spalancate del Padre".
Piovanelli parla di don Nello Anichini, don Francesco Bacci, don Giulio Bagnoli, don Armando Amedeo Bellosi, don Mario Benvenuti, don Ivo Biondi, don Stefano Casabianca, don Vittorio Giavarini, don Giulio Gradassi, don Giancarlo Iacopozzi, don Lombardo Bonardi, don Elio Meoli, don Aladino Savelli, di ognuno di loro il cardinale volle scrivere un ricordo.
Era amico anche di don Danilo Cubattoli don “Cuba” nato a San Donato in Poggio ed era affezionato sia a don Renzo Pulidori e don Massimiliano Gori che aveva incontrato durante le sue ultime cresime del 2015 (nelle foto) celebrate nella chiesa della Collegiata Propositura di San Cassiano, senza mai dimenticare il suo grande fraterno amico e compagno di seminario Gianfranco Fusi, impiegato Officine grafiche Stianti.
di Antonio Taddei
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