VALIGONDOLI (SAN CASCIANO) – Stavolta il fumo che si levava lungo via Valigondoli, venerdì 25 aprile, all’altezza del capanno “Il Ginepro” gestito dal “Gruppo sportivo caccia al cinghiale di Mercatale”, era per fortuna di natura… “culinaria”.
E’ stato il primo pranzo l'incendio doloso del 31 marzo, che l'ha visto andare completamente distrutto: organizzato per tradizione dall’ A.N.P.I. Mercatale “Sez. 25 luglio”, casa del popolo e associazione Arcobaleno, in occasione della festa del 25 aprile.
"E’ il quarto anno – ci dice un membro dell’A.N.P.I.- che veniamo al capanno e sebbene quest’anno per ovvie ragioni non possiamo usufruire della cucina che i cacciatori ci mettevano a disposizione, ci siamo arrangiati alla meglio".
"Non volevamo arrenderci – ci spiegano – di fronte a chi ha provocato un ingente danno a chi lo gestisce, spendendoci denaro e fatica, aprendo le porte a tutti coloro che fino a oggi hanno chiesto ospitalità. Potevamo benissimo trovare un altro luogo, ma ripeto, per solidarietà e questione di orgoglio siamo voluti tornare qui".
E non erano in pochi, circa ottanta persone tra adulti e bambini, che hanno pranzato all’aperto, tra questi anche Mauro Piccini presidente del Gruppo sportivo caccia al cinghiale.
"Purtroppo – ha detto – com’è possibile vedere non si è salvato nulla, anche il pavimento ha ceduto, così dobbiamo ricominciare tutto da capo; ci metteremo l’impegno di sempre e ripatiremo".
Anche il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini ha promesso che il Comune s’impegnerà a dare una mano al Gruppo sportivo cacciatori; significativo il brindisi tra il primo cittadino, Mauro Piccini e alcuni membri dell’A.N.P.I., che davanti a quel che resta del “Ginepro” hanno alzato i calici di buon Chianti Classico auspicando per la rinascita del nuovo capanno.
di Antonio Taddei
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