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sabato 26 Aprile 2025
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    Presepe vivente di Decimo, edizione da grandi numeri: visitato da quasi 1.500 persone. Si replica per l’Epifania

    Super successo per la natività allestita da centinaia di volontari nell'area del complesso religioso di Decimo: una meraviglia

    SAN CASCIANO – Pare siano trascorsi 800 anni dal primo presepio vivente che San Francesco scelse di rievocare nel paese montano di Greccio, nel reatino, per offrire al popolo una rappresentazione concreta della nascita di Betlemme, ispirata all’ambiente originario.

    A quell’antica ricostruzione, simbolo della tradizione religiosa e della storia della cristianità, realizzata con il coinvolgimento delle persone del luogo, è dedicato il presepe vivente di San Casciano.

    L’evento comunitario, che si è tenuto nel complesso religioso di Decimo nella giornata di Santo Stefano, ha visto la partecipazione di 1.400 visitatori: un successo strepitoso, e già si lavora alla replica, prevista il prossimo 6 gennaio, in occasione dell’Epifania.

    Sono oltre centoventi i volontari che nell’area interna ed esterna della pieve secolare hanno ricreato i momenti salienti del presepe tradizionale proponendo quindici quadri di vita dell’epoca arricchiti da personaggi, antichi mestieri e scene teatralizzate.

    Ambientazioni agresti e legate alla tradizione popolare si sono “accese” al passaggio dei numerosi visitatori, molte famiglie con bambini, che hanno potuto apprezzare e condividere le stazioni scenografiche e drammatizzate, allestite materialmente dal gruppo dei volontari.

    Gli edifici millenari, il giardino, il chiostro e l’orto di Decimo, adiacenti alla chiesa, si sono vestiti dei suoni, dei profumi e dei colori di un’antica Betlemme brulicante di vita collettiva.

    Tanti i “tableaux vivants” che hanno incorniciato la narrazione teatrale del presepe sancascianese dove a “parlare” e richiamare l’attenzione degli spettatori è stata una folta presenza di figuranti.

    Mercanti, artigiani, contadini e pastori hanno guidato alla scoperta della nascita del redentore. I volontari hanno indossato i panni degli antichi mestieri tra cui fruttivendoli, falegnami, tessitrici, amanuensi, pastori, fabbri, oste e allevatori di animali da fattoria.

    Il presepe si è aperto con una scena teatrale curata nel dettaglio, affidata all’interpretazione della figura e del ruolo storico di Erode.

    Dopo quattro anni il presepe vivente, promosso e organizzato dall’Oratorio di San Casciano Anspi e patrocinato dal Comune, è tornato ad animare uno dei cuori storici e religiosi di San Casciano.

    Al centro della rappresentazione in costume, arricchita da un gruppo di musici-pastori, il quadro della Natività costituito da Maria, Giuseppe, il bambino e gli animali della mangiatoia disposti in un ambiente della canonica.

    “E’ stata un’esperienza comunitaria di grande valore sociale – ha dichiarato la volontaria Francesca Giampietri – Abbiamo cercato di coinvolgere bambini e ragazzi in modo da trasmettere alle nuove generazioni il messaggio più autentico del Natale che vuole ricreare e diffondere l’atmosfera della notte santa, come segno e testimonianza di pace e fratellanza”.

    “Il dietro le quinte di quello che è nato e si è sviluppato come un lavoro corale – prosegue – è caratterizzato dalla passione, dalla volontà, dal piacere di stare insieme di tante persone che nei mesi scorsi si sono confrontate, hanno condiviso ogni scelta, si sono messe all’opera per costruire personalmente gli allestimenti utilizzando materiali naturali e in linea con lo stile di vita dell’epoca”.

    “Il risultato è uno spettacolo straordinario – so no le parole del sindaco Roberto Ciappi – apprezzato da centinaia di persone che ancora una volta ha saputo mostrare l’importanza del fare comunità e del senso di appartenenza al territorio e ai valori che esso rappresenta e genera come la solidarietà, la comunanza di intenti, l’inclusione, la collaborazione”.

    “Per San Francesco era importante all’epoca in cui visse far rivivere la consapevolezza che Gesù era nato per noi – aggiunge il volontario Andrea Vannoni – Noi abbiamo voluto emulare il suo impegno, abbiamo voluto accogliere lo spunto e il messaggio del santo di Assisi ovvero che Gesù è nato e nasce per noi sempre, nel passato come nel presente”. 

    Il presepe vivente di San Casciano replicherà il 6 gennaio dalle ore 14.30 alle ore 19.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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