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domenica 6 Luglio 2025
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    Pipì e deiezioni dei cani, malumori nel centro storico di San Casciano

    Fra residenti e commercianti: "Si faccia un'ordinanza che impone di portarsi dietro l'acqua per pulire"

    SAN CASCIANO – C’è malumore tra negozianti e residenti del centro storico di San Casciano: il motivo è la negligenza di alcuni padroni dei can.

     

    Che non solo non raccolgono le deiezioni dei loro animali, ma gli fanno fare la pipì sulle fioriere, sui cestini, e sulle porte dei negozi.

     

    Naturalmente la colpa non è degli amici a quattro zampe, è logico, ma di chi li conduce. Questa non è una novità, ed è sotto gli occhi di tutti. Addirittura un negoziante in via Borromeo qualche tempo fa aveva messo un cartello con una foto ripresa dalla telecamera esterna di sorveglianza, dove si vede un signore che tranquillamente, durante la chiusura del negozio, fa fare la cacca al suo cane proprio sul tappeto d’ingresso, andandosene via senza raccoglierla.

     

    Di pochi giorni fa la lamentela di un commesso che tutte le mattine trova sulla maniglia della saracinesca la pipì dei cani.

     

    "Basta la faccia uno – ci dice molto seccato – che gli altri lo imitano segnando il territorio. Ed è imbarazzante metterci le mani per aprire tutte le mattine".

     

    La soluzione? "Basterebbe fare un’ordinanza – risponde – così come quella che obbliga i proprietari di raccogliere le deiezioni, imponendo ai proprietari dei cani di portarsi dietro una bottiglietta d’acqua, buttandola sopra la pipì. Con questo metodo si limiterebbe anche il problema ulteriore delle soglie delle porte, delle fioriere, dei cestini perennemente macchiati".

     

    Un'ordinanza che in alcuni comuni è stata adottata. E per far capire che, ovviamente, non tutti sono maleducati, abbiamo notato in via Machiavelli una signora che ha chiesto un po’ d’acqua a un negoziante dopo che il cane aveva fatto pipì nella strada.

     

    Insomma un po’ più di attenzione da parte di chi conduce i cani, specie nel centro del paese, non sarebbe male: nel rispetto del decoro urbano e delle persone.   

     

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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