SAN CASCIANO – Alla vigilia dell'assemblea di tutti i condomini della zona residenziale del Gentilino prevista sabato 1 dicembre, l'amministrazione comunale sancascianese risponde al presidente del Comitato del Gentilino, Luigi Venzi.
Che senza mezzi termini l'ha accusata di "defilarsi senza prendere una posizione che, per come sono andate le cose, doveva essere di difesa e sostegno nei confronti degli abitanti del quartiere".
In una nota l'amministrazione comunale sancascianese definisce la versione di Venzi sullo stato dell'arte del progetto per la dismissione del depuratore "piena di inesattezze e di elementi non rispondenti al vero".
"Cercando di far luce sui reali termini della vicenda – spiegano dal Comune – ci preme rilevare che la convenzione, già firmata, è un atto che attesta la nostra precisa intenzione politica di andare incontro alle richieste dei cittadini e risolvere una questione annosa. Il documento contiene l’assunzione di una responsabilità, non scontata, che va ben oltre l’impegno economico e coinvolge in un percorso positivo il gestore del servizio idrico".
"Negli ultimi mesi – rimarca la giunta guidata da Massimiliano Pescini (nella foto in alto insieme a Venzi durante una delle iniziative organizzate dal Comitato) – si sono verificati vari tentativi di modificare aspetti e contenuti della convenzione ai quali ci siamo opposti per una forma di rispetto verso i cittadini. Il problema reale è la sovrapposizione di ruoli tra il Comitato e il Supercondominio che non favorisce la risoluzione della vicenda, anzi la complica".
"Il Comitato – si prosegue – è un’associazione volontaria con fini sociali che ha ottenuto il patrocinio dell’amministrazione comunale per la realizzazione di vari eventi di quartiere. Aspetto importante, quest’ultimo, che testimonia il dialogo e il sostegno che il Comune non ha mai fatto mancare ai residenti del Gentilino per le loro iniziative di carattere pubblico. Il Supercondominio, invece, si configura con un’identità giuridica altra rispetto a quella del Comitato. I binari, dunque, devono essere tenuti ben distinti perché i ruoli assunti dal Comitato del Gentilino e dal Supercondominio non coincidono".
"Se chi ha il preciso compito di rappresentare i condomini – annunciano – in base alle funzioni che ha assunto giuridicamente, non svolgerà il proprio dovere con correttezza dovremo intervenire indicendo un’assemblea pubblica. Riterremo a quel punto necessario incontrare direttamente i cittadini e spiegare loro come stanno realmente le cose. Mantenendo un legame così stretto con il Comitato, il Supercondominio rischia di porsi nella condizione, errata, di stravolgere il proprio ruolo e venire meno ai propri obblighi che sono di natura legale. Nel caso in cui verranno presentati fatti in modo distorto, saremo costretti a procedere per tutelare le nostre azioni amministrative attraverso gli strumenti giuridici consentiti dalla legge".
"Quanto alla questione dei ritardi – prosegue l'amministrazione comunale sancascianese – ribadiamo che non vi è alcuna responsabilità da attribuire all’amministrazione comunale o al gestore del servizio idrico. In realtà siamo in attesa dell’illustrazione da parte del Supercondominio ai residenti dell’ipotesi progettuale, elaborata da Publiacqua, più volte ribadita ai rappresentanti dell’associazione giuridica".
"Se il Supercondomino non dovesse accettare la proposta si prospetterebbero due scenari – si evidenzia – O la convenzione si risolve, e in questo caso si attenderebbero i tempi ordinari della giustizia amministrata in merito alla corretta esecuzione dei lavori, o i cittadini chiedono all’amministrazione comunale un’occasione di confronto diretta. E noi, ovviamente, siamo disposti a discutere e ad incontrare chiunque ce lo chieda, come abbiamo già fatto, rispondendo in tal senso ad alcuni cittadini. Risponderemo ulteriormente anche nei prossimi giorni alle ultime richieste formali di chiarimento, giunte all’attenzione della nostra amministrazione".
"Dialoghiamo sempre con le persone – concludono – non ci sono stati né ci saranno modalità di rapporto che vedano l’istituzione oggetto di pressioni da parte di figure non istituzionali che pensino di rappresentare le persone ai di fuori dei ruoli tecnici o sociali previsti dalla legge. L’amministrazione comunale è sempre disponibile al confronto perché ciò che conta è il rispetto delle leggi e il corretto funzionamento dei rapporti con la nostra comunità".
di Matteo Pucci
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