Mattinata drammatica per una donna che, ribaltatasi con la macchina in un campo, ha avuto la forza di chiamare il 118. Senza però essere in grado di dare la posizione esatta in cui si trovava.
Sono così scattale le ricerche che hanno impegnato i soccorritori della Misericordia di San Casciano con due autoambulanze, la polizia municipale di San Casciano, i carabinieri della Stazione di San Casciano e di Montespertoli, la protezione civile “La Racchetta”, i vigili del fuoco (anche con l’ausilio di un elicottero), l’elisoccorso del 118 Pegaso, e infine la Polstrada.
Le indicazioni date dalla donna, probabilmente in stato confusionale, dicevano che si trovava in mezzo ad un campo, senza però fornire ulteriori indicazioni. Il territorio nei dintorni di San Casciano è stato battuto alla “cieca”, troppo vaghe le istruzioni. Per diverso tempo dall’alto si sono coordinati gli elicotteri, ma il tempo passava senza nessun frutto delle ricerche.
A un certo punto, è stato l’intuito di un autista della Misericordia di San Casciano che, dopo avere avuto il nome della donna, ha pensato a un’amica che abita nella zona di via di Sorripa, una strada di campagna malridotta che porta fino al fiume Pes. Grazie anche a un altro soccorritore esperto del territorio di quella zona, a un certo punto è stata individuata l’auto.
Un colpo di fortuna, hanno detto poi: sta di fatto che subito si sono diretti nella scarpata, dottore, soccorritori e i vigili del fuoco, per poi arrivare immediatamente anche i carabinieri, la polizia municipale, gli uomini de “La Racchetta”.
L’auto della donna (F.M., 50 anni residente a Scandicci), affrontando la discesa di una strada sterrata è andata a sbattere contro un cipresso, per poi carambolare ai piedi di una vigna, rimanendo così nell’auto per un tempo che per lei sicuramente sarà stato infinito.
La donna, una volta stabilizzata, è stata portata in ambulanza fino al campo sportivo di San Casciano. Ad attenderla l’elisoccorso “Pegaso” che ha provveduto a trasportarla all’ospedale di Careggi. Le condizioni della donna non sembrano al momento particolarmente gravi.
di Antonio Taddei
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