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domenica 6 Luglio 2025
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    “Perdonare ma non dimenticare”: Rosanna Tacci incontra gli studenti

    Figlia di un perseguitato politico, ha tenuto un ciclo di incontri all'Ippolito Nievo di San Casciano

    SAN CASCIANO – “Perdonare ma non dimenticare. E’ nostro dovere ricordare ciò che è stato per non commettere gli errori del passato, condividere la portata universale della memoria con i giovani attraverso le testimonianze di chi ha vissuto direttamente o indirettamente la crudeltà della dittatura”.

     

    Con queste parole, espresse con rigore e semplicità, Rosanna Tacci, ripercorrendo alcune pagine della sua vita e delle profonde ferite lasciate dalla guerra, ha salutato gli studenti della scuola secondaria di primo grado Ippolito Nievo, al termine della sua piccola grande lezione sui valori di democrazia e libertà. 

     

    Antifascismo e passaggio al fronte sono stati i macrofiloni in cui si sono suddivisi gli interventi, nove incontri richiesti dagli insegnanti e rivolti agli studenti delle terze classi della scuola media.

     

    Rosanna Tacci, figlia di Dante Tacci protagonista dell’antifascismo toscano, ha narrato con passione e nitidezza alcuni degli episodi più significativi della sua infanzia vissuta nella sofferenza e nella paura, nell’illusione di una libertà negata che opprimeva ogni pensiero e scandiva il tempo e la quotidianità di una spensieratezza mai goduta.

     

    Il padre Dante Tacci fu torturato, carcerato, condannato, perseguitato dal regime fascista perché considerato un sovversivo, interdetto anche dai pubblici uffici. Come Sandro Pertini, fu uno dei pochissimi a rifiutare la grazia concessa dal Duce.

     

    Nel parlare ai ragazzi Rosanna, accompagnata dal marito Silvano Callaioli, non solo ha ricordato della sua angoscia per il padre, perseguitato politico, del suo amore per il babbo, ciabattino autodidatta, "affettuoso, onesto, integro moralmente", ma ha rievocato anche la sua esistenza di bambina isolata ed esclusa.

     

    “Il profondo e sprezzante senso di rifiuto nel quale ero ridotta a vivere – ha specificato –  tenuta a distanza perché figlia di un carcerato antifascista”.

     

    Una condizione che ha reso l'infanzia di Rosanna infelice, caratterizzata da umiliazioni, povertà, discriminazioni, sofferenze atroci. Fu solo dopo la Liberazione che quella bambina triste ritrovò speranza, fiducia e accettazione nella comunità.

     

    Le lezioni hanno coinvolto gli studenti delle classi 3A e 3B, seguiti dalle insegnanti Maria Giovanna Parra e Anna Todisco.

     

    FOTO DI GRUPPO – Con il sindaco Pescini e le insegnanti

     

    “Adesso tocca a voi, ragazzi – ha aggiunto Rosanna Tacci – utilizzare questo importante patrimonio di storia e conoscenza trasmesso, come nel mio caso, da una testimonianza diretta, per far rivivere in ogni aspetto della vostra vita i valori di libertà, uguaglianza, democrazia, rispetto che sono i principi fondanti della nostra Carta Costituzionale. Crescete con le vostre idee e preparatevi alla vita con la pace e la speranza nel cuore, coltivate passioni, interessi, alimentate sogni e condivideteli rispettando i desideri e le condizioni altrui, soprattutto quando appaiono diverse dalle vostre. L’identità di ogni persona si forgia nel contatto e nelle relazioni umane e cresce negli atteggiamenti di apertura e accoglienza”.

     

    All’iniziativa ha preso parte il sindaco Massimiliano Pescini. “Persino in regime di dittatura – ha concluso il sindaco rivolgendosi agli studenti – si possono creare situazioni di benessere, ma il possesso di beni materiali non determina la felicità dell’uomo. Al contrario è la libertà quella che rende un popolo capace di camminare con le proprie gambe, riconoscere le proprie radici, costruire un futuro sviluppando forme di crescita sociale, culturale, economica. La cooperazione tra le persone, l’unità, la democrazia e la libertà sono come l’aria. Ogni uomo ne ha bisogno per respirare e vivere. Non dimenticatelo mai”.

     

    A San Casciano è presente uno spazio pubblico intitolato alla memoria di Dante Tacci. E' il parco del Poggione, spazio a disposizione della comunità utilizzato dall’amministrazione comunale e dalle associazioni per l’organizzazione di eventi e iniziative di carattere sociale, culturale, sportivo, intrattenimento.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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