SAN CASCIANO – Era pronto con l’entusiasmo di sempre a contribuire con la sua asinella Rosalia, portandola in piazza nel centro di San Casciano per le feste natalizie. Per la felicità dei bambini.
Ma purtroppo Giovanni Vannini ci ha lasciati lunedì 28 novembre, all’età di 62 anni.
Giovanni, per gli amici “Giovannone”, aveva un grande amore: la passione per i cavalli, i cani, tutti gli animali in generale. E per i motori.
Tanto che arrivata la pensione si era preso un appezzamento di terra, dove passava la maggior parte del suo tempo: all’aria aperta, in mezzo alla natura.
Per tanti anni aveva fatto l’autotrasportatore per conto terzi. Con il suo autoarticolato aveva viaggiato in tutta l’Italia e in Europa.
“Per me stare alla guida del mio camion è un vero piacere – raccontava agli amici quando ritornava nei fine settimana a San Casciano – Nonostante il rispetto dei tempi delle consegne, mi permette di girare il mondo e fermarmi in posti a mio piacere. E godermi la vita”.
Giovanni era amico di tutti in paese: quando c’era bisogno era sempre presente.
Iniziò tanti anni fa a contribuire a realizzare il primo Presepio Vivente ai Cappuccini, portando l’asinella Rosalia.
Poi ha contribuito alle feste di Natale in piazza, sempre con Rosalia, ad alcuni eventi del Carnevale Medievale. E al Presepio Vivente alla Pieve di Santa Cecilia a Decimo.
Quando Rosalia a causa dell’età venne a mancare, prese un’altra asinella: chiamandola con lo stesso nome. E proprio per le feste di Natale di quest’anno Rosalia doveva il suo debutto.
“Ho fissato con un amico – aveva raccontato Giovanni nei giorni scorsi – per portare nel Piazzone Rosalia; per farla imparare a camminare sull’asfalto”.
Ma all’appuntamento non si era presentato. Una cosa strana per lui, tanto che gli amici erano andati a casa sua per capire cosa fosse successo, trovandolo a letto.
“Non sono in gran forma, non preoccupatevi, mi riprendo!” aveva detto.
Ne aveva passate di disavventure Giovanni con la salute: alcuni interventi negli anni, poi la dialisi. Ma tutto questo senza far pesare agli altri i suoi disagi.
I parenti stessi erano preoccupati, così come gli amici che tornando a trovarlo lo avevano consigliato di andare a fare un controllo in ospedale.
“Non è stato assolutamente facile convincerlo – raccontano – ma con l’insistenza nostra e dei parenti, ha accettato di farsi ricoverare. Temevamo che quando sarebbe tornato a casa in qualche maniera ce l’avrebbe fatta scontare la nostra insistenza: ma eravamo pronti a offrirgli una cena per il nostro “eccesso” di preoccupazione per lui”.
“Magari – dicono – Saremmo stati ben felici di passare ancora con lui tanti bei momenti, ma il destino ha voluto che un brutto infarto lo portasse via”.
Nonostante che al suo letto ci fossero dottori e infermieri, che hanno fatto di tutto per rianimarlo, non è bastato.
I funerali si terranno presso la Propositura, in piazza Cavour a San Casciano, mercoledì 30 novembre alle ore 10.
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