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venerdì 26 Aprile 2024
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    San Casciano, una treccia d’arte lunga 18 metri si affaccia dalla torre del Teatro Niccolini

    Posizionata l'installazione d'arte contemporanea di Matteo Nasini, nell'ambito del contenitore "Chiantissimo", in programma dal 5 giugno al 5 settembre

    SAN CASCIANO – Sulla torre del Teatro Niccolini di San Casciano, calata dal punto piĂą alto dell’edificio, da ieri scivola e si mostra in tutta la sua poetica bellezza la treccia della fantasia.

    Un segno della dimensione fiabesca, un omaggio alla letteratura che ha nutrito i sogni dell’infanzia, un oggetto che evoca storie di principesse prigioniere e cavalieri arditi, ancestrali schermaglie tra chi ostacola l’amore e chi va incontro al destino per liberarlo.

    Ognuno, osservando il progetto artistico che si è materializzato nell’opera d’arte contemporanea di Matteo Nasini, può vedere ciò che piĂą desidera.

    E’ stata posizionata la prima installazione che popola il contenitore d’arte contemporanea “Chiantissimo”, promosso dal Comune di San Casciano e dall’associazione Aps Accaventiquattro.

    L’evento curato da Davide Sarchioni sarĂ  inaugurato sabato 5 e domenica 6 giugno dalle 10 per le vie del comune chiantigiano.

    Una forma d’arte partecipata realizzata con il coinvolgimento attivo dei cittadini che ha dato vita ad una treccia lunga 18 metri, costituita da 250 Km di filo di lana.

    La treccia è stata portata a spalla dai cittadini e dall’autore, il romano Matteo Nasini, lungo il tragitto che dall’area esterna del Circolo Arci di San Casciano, dove è stata intessuta, ha condotto alla Torre del Teatro Niccolini, sede espositiva temporanea dell’opera.

    “E’ stata davvero un’emozione assistere al percorso creativo dell’installazione, dalla nascita con lo srotolamento dei gomitoli e l’accostamento dei primi intrecci, fino al suo posizionamento – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – il lungo serpentone di lana in processione verso la Torre del teatro ha mostrato in un breve lasso di tempo tutte le potenzialitĂ  e la forza comunicativa che l’arte diffusa esprime quando si lega alla trasversalitĂ  dei contesti urbani e degli edifici pubblici”.

    “L’arte contemporanea attrae energie – aggiunge – mette insieme le persone e i loro cammini, unisce obiettivi, passioni, sensibilitĂ , sorprende e catalizza le emozioni e i sentimenti usando un linguaggio universale che non conosce barriere linguistiche e territoriali, tutto ciò di cui oggi abbiamo un bisogno reale”.

    A rafforzare il messaggio evocativo dell’opera il Comune lancia l’idea di realizzare una performance in cui ancora una volta protagonisti saranno i cittadini.

    L’organizzazione, con la collaborazione della Pro Loco e del Centro commerciale Naturale La Dolce Gita, propone per l’evento inaugurale di questo week-end, di indossare accessori che richiamino il tema della treccia e per chi possiede capelli sufficientemente lunghi di acconciarsi con trecce e treccine.

    Il Teatro Niccolini, edificio storico scelto dall’artista Matteo Nasini, luogo della cultura e dell’immaginazione riprende a vivere dunque con un’installazione piena di suggestioni.

    La treccia si lascia cadere per tutta l’altezza del Teatro e chiunque può provare a salirci sopra…con l’immaginazione, la memoria, lo sguardo rivolto al futuro. E se poi capita di cadere nessun problema ci si rialza, piĂą determinati e sicuri di prima.

    Come i principi delle fiabe, ribelli e indomabili sognatori, al galoppo verso l’ignoto o piĂą semplicemente il bacio dell’amata.

    Calata dalla torre del Teatro Niccolini

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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