SAN CASCIANO – I festeggiamenti per il Patrono, San Cassiano, sono iniziati a San Casciano venerdì 12 agosto, con la cena organizzata dal circolo Acli e dalla pizzeria spaghetteria Everest,.
In una piazza Cavour liberata dalle auto e addobbata a festa i volontari, insieme ai sacerdoti, si sono divisi i compiti riuscendo a mettere a tavola quasi duecento persone.
Un momento di felicità è stato vissuto quando, tra l’antipasto e il primo, dal cancello della sua abitazione è arrivato il proposto emerito don Renzo Polidori, 102 anni, accolto da un applauso dai presenti.
Don Polidori ha voluto portare il suo saluto soffermandosi, per pochi minuti, a parlare con il sindaco Roberto Ciappi, con l’assessore alla cultura Maura Masini e alcuni parrocchiani, per poi far rientro a casa.
Nel frattempo lampi e tuoni hanno fatto la loro parte, tanto che la cena è stata interrotta: all’inizio da poche gocce d’acqua, presto diventate un temporale, con raffiche di vento che hanno letteralmente sparecchiato i tavoli da tutto quello che c’era sopra.
Ma non tutto era perduto, perché i commensali hanno trovato posto nella Cupola del circolo e nelle salette del bar Acli, riuscendo così a portare a termine la cena.
La festa della solennità di San Cassiano è proseguita il giorno dopo, sabato 13 agosto, con le Messe mattutine.
Poi, alle 17.30, la Santa Messa Solenne e la processione presieduta da don Leonardo de Angelis, parroco di San Marco Vecchio a Firenze, con i sacerdoti delle chiese vicine.
Alla fine della Messa il proposto di San Casciano, don Massimiliano Gori, ha fatto presente la nuova veste indossata dai Fratelli della Compagnia del Suffragio. Veste che tanto aveva desiderato di poter indossare Dante Fusi, uno dei Fratelli scomparso improvvisamente nei giorni scorsi.
Grazie al contributo della Fondazione ChiantiBanca, le vecchie Cappe bianche sono state sostituite da nuove, in tessuto leggero, con l’aggiunta di una mantellina celeste, in onore della protettrice della Compagnia, la Madonna del Suffragio. Realizzare dalla barberinese Anna Brancaccio.
Per la prima volta, inoltre, la Misericordia di San Casciano dal pomeriggio di domenica fino alle 24 ha dislocato in piazza della Repubblica una squadra composta da soccorritori pronti ad intervenire in caso di primo soccorso, viste le tante persone presenti per la festa.
Mentre i volontari de La Racchetta di San Casciano , Montespertoli e Montelupo, si sono divisi in zone d’ intervento nel campo dove venivano sparati i fuochi d’artificio, e il servizio di prevenzione per le vie del paese.
Alle 21.30 sul sagrato della Propositura il concerto del Corpo Musicale “Oreste Carlini”. E, alle 23, i tradizionali fuochi d’artificio hanno terminato le celebrazioni di San Cassiano.
# FOTO / Tutti con il naso all’insù: dopo due anni di stop sono tornati i “fochi” di San Cassiano
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