SAN CASCIANO – Pochi giorni prima delle celebrazioni del 104esimo anniversario della fine della guerra del 1915-1918 un lettore del Gazzettino del Chianti, Paolo Donzelli, ha preso contatto la redazione.
Lo ha fatto dopo che sopra un armadio di casa di alcuni parenti, aveva trovato un grosso quadro avvolto con della carta. All’interno vi era un pezzo importante della storia di San Casciano.
Ovvero, dietro al vetro di una semplice cornice di legno, erano raffigurate 301 foto di facce. Ognuna racchiusa in un ovale con cognome, nome e data di nascita.
Con sotto una scritta: “Gruppo d’Onore del Combattenti e degli Eroi Caduti per la Patria. Comune di San Casciano (Prov. Firenze) MCMXV – MCMXVIII”.
Ci siamo subito interessati a fare gli approfondimenti del caso e, grazie all’aiuto di Fabrizio Fornera (del Gruppo Culturale “La Porticciola”), dopo aver smontato e ripulito il quadro, si è verificato che si trattava di sancascianesi che avevano partecipato alla prima guerra mondiale.
Tra questi, coloro che nel conflitto persero la vita, ma anche chi riuscì a fare ritorno alle proprie case.
In occasione delle celebrazioni di domenica 5 novembre, in accordo con Paolo Donzelli, con il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi e con don Massimiliano Gori, quel quadro è stato portato nella Propositura Collegiata di San Cassiano, durante la Santa Messa in memoria dei Caduti.
Funzione nella quale don Massimiliano ha parlato di questo ritrovamento (al momento non ci risulta che ce ne siano altre copie): in quelle foto, peraltro, vi sono anche il babbo e lo zio di un sacerdote molto amato a San Casciano, don Gino Gamannossi.
Se Paolo Donzelli decidesse di donarlo al Comune, gli sarebbe trovata una degna sistemazione in municipio: è stata la promessa del sindaco Ciappi al termine della cerimonia.
Alla quale hanno partecipato autorità istituzionali, civili e militari, associazioni combattentistiche e il Corpo Musicale “Oreste Carlini”. Dopo la Messa hanno sfilato per il centro del paese, per poi depositare una corona al Monumento dei Caduti in piazza della Repubblica.
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