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martedì 30 Settembre 2025
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    Sinistra Progetto Comune: “Comune di San Casciano e gemellaggio con Rosh Pina, tante parole ma nessuna azione”

    "Il Pd si riempie la bocca di parole come “pace”, “diritti” e “solidarietà”, ma si guarda bene dal compiere un solo atto politico concreto: interrompere il gemellaggio con il comune israeliano"

    SAN CASCIANO – “Il Comune di San Casciano continua a essere gemellato con la città israeliana di Rosh Pina, mentre in Palestina si consuma, giorno dopo giorno, una tragedia umanitaria di proporzioni storiche: oltre 65.000 persone uccise, tra cui più di 15.000 bambini, ospedali rasi al suolo, quartieri cancellati dalle mappe, una popolazione intera ridotta alla fame. Ne sentiamo parlare ogni giorno, non si può più fingere che non stia accadendo”.

    Sinistra Progetto Comune San Casciano torna a battere su un tema che sta particolarmente a cuore alla formazione di opposizione in consiglio comunale.

    “Di fronte a questo – rilancia – la posizione dell’amministrazione sancascianese è più che mai ambigua: nascosta dietro valutazioni “diplomatiche”, dietro un’idea di dialogo che ha il solo effetto di mantenere la situazione invariata”.

    “Questo – riprendono da SPC – è lo stesso Pd che oggi proclama la sua “vicinanza” alla causa palestinese, annunciando un collegamento con Global Sumud Flottilla la sera dell’1 ottobre, come già è stato per Barberino Tavarnelle e decine di altri comuni a maggioranza Pd. Lo stesso Pd che quando però ne ha la possibilità è restio a compiere atti politici chiari”.

    “Come già ricordato a fine luglio – continua Sinistra Progetto Comune – avevamo proposto l’interruzione di ogni collaborazione e rapporto con Governo ed enti israeliani, al fine di mandare un messaggio chiaro. In quell’occasione, la nostra mozione venne rimaneggiata dalla maggioranza, che si riservò di “valutare le condizioni necessarie affinché potesse continuare o meno il gemellaggio”. In poche parole: non fare nulla”.

    “Il Partito democratico – denunciano – si riempie la bocca di parole come “pace”, “diritti” e “solidarietà”, ma si guarda bene dal compiere un solo atto politico concreto, il più importante che potrebbe fare: interrompere il gemellaggio con il comune israeliano. Non è “dialogo tra popoli”: è farsi complici senza volerne la responsabilità. Perché rifiutando di esercitare pressione politica attraverso i canali che si hanno a disposizione, si continua nei fatti a legittimare il carnefice”.

    “Tutto l’opposto – sottolineano – delle posizioni chiare portate avanti dalle forze politiche e dai sindacati di base che il 22 settembre scorso hanno bloccato Firenze e le principali città italiane, in solidarietà con Gaza e con la Global Sumud Flottilla attaccata da Israele. Lo sciopero ha dimostrato che segmenti di popolazione sempre più grandi sono stufi della retorica che condanna il genocidio solo a parole (dopo quasi tre anni di negazionismo) e nel frattempo non intende compiere ciò che è in suo potere per attuare un vero cambiamento”.

    “La sinistra in Italia e a San Casciano – ricordano – pretende di vedere la fine di questa e di altre ingiustizie. Non si sente più rappresentata da un campo larghissimo a direzione Pd che finge interesse per il destino della Palestina, mentre nel frattempo spera in un ritorno dei soliti proficui affari con Israele, proprio come ci si aspetterebbe dalla destra più bieca. L’immobilismo del Pd sancascianese è solo un altro esempio della condotta di questo centrosinistra toscano prigioniero del calcolo politico”.

    “Coerenza delle lotte – concludono – coscienza politica ed etica, solidarietà verso gli ultimi e nessun tentennamento, questo vuole la gente dalla sinistra, oggi e sempre. E questo intende continuare a dare Sinistra Progetto Comune: immaginare e lavorare verso un futuro dove non sia necessario scendere a patti con le ingiustizie”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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