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martedì 8 Ottobre 2024
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    Uno studio di comunità sulle case coloniche della Valdipesa, una ricerca “sul campo”

    Il Comune sostiene il progetto con la realizzazione di una mostra e una pubblicazione

    SAN CASCIANO – Quando si dice la ricerca condotta "sul campo", a contatto con l’ambiente, i materiali, le aree e le persone interessate dallo studio. “Buongiorno, possiamo studiare la sua casa?".

     

    Inizia così, bussando alle porte secolari di antiche abitazioni, testimonianze ed eredi della cultura mezzadrile del Chianti, la giornata di ricerca di un gruppo di cittadini di Montefiridolfi, protagonisti di un inedito percorso di conoscenza dal carattere misto, intriso di archeologia, antropologia, storia e memoria locale.

     

    Il viaggio alla ricerca delle origini dell’abitazione vissuta che vuole approfondire la conoscenza delle case coloniche del Chianti è in una fase centrale del suo percorso. Franco Bartalesi, Carla Giuseppina Romby, Leonardo Terreni, Alessandro Mancini, Paolo e Lorena Ermini, Laura Calosi ed Elia Zoppi, dotati di mappe e cartine, dopo aver censito le strutture di rilievo storico-architettonico, si avventurano sulle tracce del passato, scavano nella memoria, entrano in contatto con le famiglie e i loro ricordi, i proprietari che hanno vissuto o risiedono nell’abitazione.

     

    “Abbiamo elaborato un programma – affermano – che intreccia competenze di archeologia, architettura, fotografia, geologia e ricerca dei materiali tesi a documentare le origini delle case coloniche presenti nel territorio della Valdipesa, lungo il tratto collinare che da Poggio alla Croce si estende fino al Calzaiolo.

     
    L’iniziativa è sostenuta dal Comune di San Casciano che metterà in luce gli esiti della ricerca attraverso un evento espositivo e una pubblicazione.

     

    “Siamo felici di promuovere lo studio che acquisisce il valore di un progetto di comunità – dichiara l’assessore alla Cultura Chiara Molducci – nasce dal senso di appartenenza al territorio attraversa le generazioni e mette in campo interessi e passioni trasversali con il coinvolgimento di studiosi, esperti, conoscitori del territorio e giovani studenti”.

     

    Si tratta nello specifico di uno studio sull’architettura delle strutture coloniche articolato in vari aspetti fra i quali i caratteri geologici e morfologici, il profilo del proprietario, la viabilità storica, la casa antica e vissuta e il paesaggio agrario.

     

    “Le case che stiamo analizzando – aggiungono – si riferiscono ad un ampio arco temporale, dal XIV al XX secolo, sono abitazioni di diversa tipologia che abbiamo suddiviso in case da signore, case poderali delle grandi fattorie, leopoldine, case di fattoria, la ricerca darà spazio anche alle vegetazioni e alle essenze tipiche e al futuro della casa e di come si è evoluta nel tempo attraverso i mutamenti e i passaggi che ne hanno determinato aspetti e funzioni diverse”.

     

    Per chi fosse interessato ad aderire al progetto può contattare il 3333913768, oppure la mail architetturarurale1@gmail.com.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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