SAN CASCIANO – Solo grazie alla prontezza di riflessi e all’esperienza dovuta agli anni trascorsi nel volontariato, con la Misericordia di San Casciano, Mauro Pampaloni nella mattina di giovedì 9 giugno ha salvato la vita a un pensionato che si voleva suicidare gettandosi dal penultimo piano della terrazza degli ascensori del parcheggio ex Stianti.
Ed è stato lo stesso Mauro Pampaloni a raccontare al Gazzettino del Chianti quanto avvenuto.
"Stavo passando dal viale Corsini poco dopo le 9.30 – dice – quando ho sentito delle grida. Da metà viale ho visto un uomo che aveva messo al di là della ringhiera una gamba per gettarsi nel vuoto".
"Riconoscendolo – prosegue – l’ho chiamato per nome gridando “Cosa fai, fermati”. Così di corsa, ero a metà viale Corsini, mi sono precipitato verso di lui, ma nel frattempo ho chiamato anche il 118. Sembrava che alle mie grida avesse ritratto la gamba, ma in realtà ho fatto appena in tempo a scendere le scale, mentre l’uomo stava scavalcando di nuovo la ringhiera".
Momenti drammatici: "E' stato un attimo, l’ho afferrato per un braccio riuscendo così ad agguantarlo e tirarlo sul pianerottolo. E’ andata bene".
Nel frattempo sul posto è arrivata la Misericordia di San Casciano e i carabinieri della locale Stazione, oltre a una squadra dei vigili del fuoco, che però è stata subito liberata.
L’uomo è stato portato all’interno dell’ambulanza e successivamente trasportato al pronto soccorso, mentre Mauro Pampaloni ha continuato nel suo percorso mattutino impegnato come padre di famiglia e nonno, oltre ad essere un volontario attivo della Misericordia di San Casciano.
Probabilmente abituato a salvare vite, per lui quello di stamani è un gesto come tanti altri. Per noi, in realtà, è un esempio di eroismo.
di Antonio Taddei
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