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lunedì 17 Febbraio 2025
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    Quasi tre milioni di euro per il sociale, cresce l’investimento per l’Unione comunale

    Approvato il bilancio di previsione 2018. Interventi, progetti, sportelli gratuiti per i cittadini più deboli

    SAN CASCIANO –  L’Unione comunale investe sul welfare per una comunità coesa e inclusiva. Servizi accessibili e mirati alle esigenze delle persone più fragili, progetti che rispondono concretamente ai bisogni del territorio, interventi messi in campo non solo come strumenti di contrasto al disagio ma pensati in un’ottica di prevenzione, informazione e supporto alle famiglie del Chianti fiorentino.

     

    Punta a migliorare la vita di persone sole, anziani e cittadini inoccupati e in condizioni di debolezza economica, il bilancio di previsione dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, approvato di recente dal consiglio dell’Unione nella sala consiliare di San Casciano.

    Ammonta a due milioni e settecentomila euro la risorsa stanziata dall’Unione per tenere alta la qualità dei numerosi servizi attivati e condivisi dalla rete dei Comuni di Greve in Chianti, Barberino, Tavarnelle e San Casciano in materia di servizi sociali, politiche per la casa e barriere architettoniche.

     

    “E’ la voce di spesa più alta nel bilancio dell’Unione – dice il sindaco Paolo Sottani che per l’Unione comunale svolge il ruolo di assessore alle Politiche sociali – che mira a programmare in maniera coordinata gli interventi, offrire servizi alla persona omogenei e consoni alle esigenze dei quattro territori, favorire lo scambio di buone pratiche, ottimizzare le risorse e creare economie di scala”.

     

    Numerosi gli obiettivi e le strategie individuati dai sindaci dell’Unione comunale, presieduta dal sindaco di Tavarnelle David Baroncelli. Dopo l’esperienza positiva, riscontrata lo scorso anno, l’Unione ha messo in campo il potenziamento dei servizi di informazione rivolti alla cittadinanza relativi all’orientamento e al sostegno anche legale, per anziani e disabili.

     

    Lo sportello “Amministratore di sostegno”, sperimentato a Greve, si estenderà nel 2018 agli altri Comuni dell’Unione cercando di garantire un servizio a sostegno delle famiglie e dei soggetti più deboli ed in particolare delle persone in condizione di autonomia limitata, anziani, disabili e forme di dipendenza e i loro familiari. I cittadini possono usufruire gratuitamente della competenza e dell’esperienza di un legale.

     

    “Un altro progetto di valore – continua il sindaco Sottani – è legato all'attivazione di un percorso di recupero e ridistribuzione del cibo per evitare lo spreco su applicazione della normativa nazionale, il progetto verrà attivato e potenziato e si fonda sulla creazione di una rete di solidarietà con le realtà produttive per il recupero degli alimenti ad esempio ristoranti, mense, forni, alimentari, e con le associazioni presenti sul territorio per la distribuzione”.

     

    Si attiverà negli altri comuni dell'Unione il progetto “Riorientare”, servizio già presente nel territorio sancascianese finalizzato al sostegno di persone disoccupate e senza lavoro. L'Unione comunale ha previsto anche il potenziamento di iniziative e soluzioni innovative, rivolte agli anziani soli e a persone fragili che adottano il modello dell’housing sociale. Costituisce un caso virtuoso il progetto Abitare Solidale che, al momento, ha messo radici nel territorio di Greve in Chianti e rappresenta un punto centrale dell’azione amministrativa dell’Unione.

     

    “Intendiamo migliorare le opportunità abitative, soprattutto in favore di persone in situazione di difficoltà economica e sociale – spiega il presidente dell’Unione comunale David Baroncelli – continuando a proporre un’opportunità che fa incrociare bisogni diversi, combatte la solitudine e mira all'autonomia, ci auguriamo che il modello proposto da Abitare solidale si estenda a tutti i territori”.

    Alla base del progetto vi è un rapporto di coabitazione, caratterizzato da poche regole condivise e fondato sui principi del mutuo aiuto e della solidarietà. Permette la convivenza tra persone che si supportano reciprocamente con il valore aggiunto legato all’incontro intergenerazionale e interculturale. Il progetto è promosso dall'associazione Auser Abitare Solidale.
     

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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