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mercoledì 12 Febbraio 2025
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    Offese e bestemmie in chiesa, suore spaventate. Arrivano i carabinieri

    Un gruppo fra i 12 e i 14 anni si ritrova sutto la Torre del Chianti. Coperta di disegni e scritte pieni di ingiurie e offese

    SAN CASCIANO – Sembra non essere un caso isolato l’episodio che ha visto l’abbattimento dell’albero di Natale sulla terrazza del parcheggio ex Stianti.

    Nel capoluogo infatti, nei giorni delle festività natalizie, si sono verificati altri episodi che non vanno per niente sottovalutati.

    Uno di questi, a dir poco increscioso, è avvenuto pochi giorni prima di Natale all’interno della chiesa del Monastero delle Suore Clarisse di clausura, in viale San Francesco, quando nel tardo pomeriggio un gruppo di giovanissimi, entrati in chiesa, hanno interrotto il silenzio della meditazione inveendo contro le suore raccolte nel silenzio della preghiera e bestemmiando.

    Le religiose, alcune di queste molto anziane, si sono spaventate. E solo la presenza di alcuni fedeli ha fatto sì che i giovani uscissero dalla chiesa. Un atto vile e incomprensibile, che ha turbato profondamente le religiose.

    Di quanto avvenuto sono stati informati i carabinieri della Stazione di San Casciano, che nel pomeriggio di sabato 28 dicembre, durante un servizio di prevenzione, hanno fermato a due passi dal Monastero un gruppo di giovanissimi, dai 12 ai 14 anni, che dietro alla Torre panoramica del Chianti stavano ascoltando musica ad alto volume. E che a voce hanno attirato l’attenzione degli uomini dell’Arma.

    La sorpresa è stata anche scoprire che alla base della Torre, dove i giovanissimi avevano trovato il loro “rifugio”, le pareti sono piene di scritte ingiuriose, dalle bestemmie all’odio contro le forze dell’ordine. E come se non bastasse, sono state disegnate due svastiche racchiuse nella stella di David.

    I carabinieri hanno invitato i giovanissimi a telefonare ai loro genitori, affinché si recassero sul posto.

    Non è dato sapere se sono loro gli autori delle scritte: certo è che quanto successo nell’ultima settimana deve fare riflettere, perché siamo ancora in tempo a dialogare, ascoltare, e riuscire a capire. E intervenire.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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