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giovedì 26 Giugno 2025
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    Appartenza al sindacato e rispetto delle donne: lettera di Mario Falli, classe ’28

    Ha scelto di divulgare attraverso Il Gazzettino del Chianti una lettera di riflessioni sulla sua vita, che finisce con un omaggio non solo alla moglie venuta a mancare con cui ha trascorso settanta anni insieme, ma a tutte le donne.

    E’ avvenuto durante un piacevole pomeriggio trascorso nella nuova sede della Cgil in piazza Cavour, alla presenza del segretario dello Spi Cgil di San Casciano Marco Mantelli, e membri Spi (in prevalenza donne).

    Mario Falli, classe 1928, con questa sua lettera-documento è riuscito a condensare la sua vita di lavoro trascorsa nella sua grande passione, il sindacato, a cui si è iscritto all’età di 18 anni.

    Attività che è rimasta nel suo cuore fino ai giorni nostri, pronto a donare anche il proprio tempo a varie attività associative. Tra le tante Mario è stato il socio fondatore de “La Botte”, al Calzaiolo, con Guido Beni e Moreno Poli, per arrivare ai nostri giorni a partecipare alle attività di volontario Auser.

    Una lettera-documento nata anche in un momento storico in cui molte donne subiscono inaudite violenze da parte degli uomini, che si sentono proprietari del loro corpo, della loro mente.

    Alla fine un bel rinfresco con dolci preparati dalle donne del direttivo Spi Cgil e un brindisi in onore di Mario (per l’occasione accompagnato dalla nuora Patrizia). Riportiamo quanto scritto da Mario Falli.

    Il motivo che mi ha spinto a scrivere queste riflessioni è il sentimento di appartenenza al sindacato, sentimento che mi ha accompagnato sempre, sia nel periodo lavorativo che in tutte le fasi della mia vita e ancora oggi mi porta a pensare e riflettere.

    Sono nato nel 1928 nel Mugello da famiglia contadina; eravamo sei fratelli e si lavorava nei campi. Abbiamo attraversato i periodi del fascismo e della Seconda guerra mondiale con grandi sacrifici, povertà e anche tanta paura… .

    Sono ancora vivi i ricordi di quando sono stato nascosto nei boschi per evitare che i tedeschi mi portassero via per costruire le fortificazioni sull’Appennino Toscano; oppure, quando sempre durante la guerra, la nostra casa con il podere si trovava tra i tedeschi da una parte e i partigiani dall’altra, dove entrambi cercavano cibo, vestiario e tutto il resto… .

    Questi ricordi, che agli occhi di coloro che non hanno vissuto in quel periodo possono sembrare poca cosa, rappresentano una dura realtà, dei periodi che le persone potevano correre quotidianamente.

    E non si trattò di un giorno o di una settimana, ma vivemmo in quelle condizioni per diversi mesi. Fortunatamente la guerra finisce e nel 1946, all’età di 18 anni, mi iscrivo al sindacato: da qui inizia la mia attività.

    La necessità di migliorare le condizioni dei lavoratori era la priorità, che male si conciliava però con le difficoltà di azione, in quanto la polizia non permetteva le manifestazioni, esponendoci quindi a grossi rischi, senza escludere atti violenti con calcio di moschetto e manganello. Una volta sposato, con la famiglia continuo a lavorare nel podere insieme ai miei fratelli fino agli anni ’60, quando mi trasferisco nel comune di Impruneta.

    L’attività sindacale resta comunque un punto fermo: lavorando come fattorino prima e impiegato dopo alla libreria Licosa ne svolgo il ruolo di responsabile sindacale fino agli anni ’80, quando vado in pensione.

    Con il trasferimento della famiglia nel comune di San Casciano e avendo più tempo a disposizione, la mia attività si fa ancora più intensa sia nel Sindacato che come volontario (Auser) proponendomi di supporto alla cittadinanza, per i servizi ai disabili, agli anziani.

    Con le conquiste ottenute e il mantenimento delle posizioni dei lavoratori eravamo a raggiungere un certo grado di benessere nella vita sociale delle persone.

    Poi purtroppo, con la crisi del primo decennio del 2000 e l’avvento di governi non certo favorevoli per le classi lavoratrici, abbiamo assistito ad un progressivo decadimento: la perdita di valori sta producendo un imbarbarimento nelle coscienze; valori che invece sono alla base di una buona e giusta vita sociale e politica.

    I principi che hanno caratterizzato la mia vita sono ora motivo di riflessione: e mi trovo, dopo la morte di mia moglie, fonte dio dialogo e impegno, più spesso da solo a pensare non soltanto alla mia solitudine ma soprattutto a quella che stiamo vivendo, a quello che stanno vivendo oggi i lavoratori e a quello che si prospetta alle giovani generazioni.

    Da questi pensieri nasce una riflessione forte, che mi assilla e che sento il bisogno di esternare e condividere: sono convinto che la donna sia l’elemento determinante ed essenziale per fare rinascere il nostro paese.

    La donna che è l’elemento più importante, colei che dà la vita, che è impegnata molto più dell’uomo nella vita sociale italiana, ed è colei che può far rinascere le coscienze nella nostra società.

    Spesso mi chiedo perchè l’uomo debba essere considerato superiore nella vita, nel lavoro anche se è ovvio che con la maternità la donna è costretta per un certo periodo ad uscire dal mondo lavorativo… .

    Sono convinto che l’azione della donna sia fondamentale per dare uno stimolo concreto alle coscienze dei lavoratori, e che anche il sindacato si debba impegnare affinchè ci si rapporti del valore di dignità del lavoro.

    Mario Falli

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    CGIL CHIANTI

    Cgil Chianti… buon Lavoro! La Cgil è un’associazione di rappresentanza delle lavoratrici/tori e pensionati. Anche in Chianti svolge un’azione di tutela dei diritti collettivi e individuali. Alla contrattazione aziendale sul posto di lavoro e alla contrattazione territoriale  affianca un sistema di tutele e servizi per le persone che hanno necessità di essere assistite o orientate nella vita di tutti i giorni.

    Giovani in cerca di occupazione, prestazioni previdenziali e assistenziali, accesso ai servizi sociali, disabilità, pensione, rapporti con il fisco, vita attiva degli anziani, permesso di soggiorno di chi è immigrato in Italia, assistenza di chi va all’estero, sono solo alcune tra le situazioni ricorrenti per le quali lavoratori e cittadini chiedono aiuto e consulenza.

    SAN CASCIANO

    • Responsabile zona Chianti CGIL: Laura Scalia; lscalia@firenze.tosc.cgil.it; 3484780163
    • Camera del Lavoro San Casciano, piazza Cavour 1-2, 055820018cdlsancasciano@firenze.tosc.cgil.it
    • CAAF Cgil: Cristina Guidi055820018
    • INCA: Martina Trambusti, Roberto ManniniStefano CatelaniDaniela Bellini055820018, sancascianovp@inca.it
    • FO: Antonella SempliciFabio Giovannuzzi, 055820018
    • FEDERCONSUMATORI: 055820018 (mercoledì dalle 15 alle 17.30)
    • SUNIA: 055820018 (il secondo lunedì del mese dalle 15 alle 17.30)
    • SPI San Casciano: Marco Mantelli, segretario Lega, 055820018

    RESPONSABILI DELLE CATEGORIE CGIL CHIANTI

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    • TAVARNUZZE: via I Maggio 14, Tel 0552022899; spitavarnuzze@firenze.tosc.cgil.it. Lunedì 15-17, mercoledì 9-11, giovedì 9-12.
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    • BAGNO A RIPOLI: via Ritortoli 6, Tel 055-630288\631477, Fax 055632475 (Grassina Tel 055644357); spibagno@firenze.tosc.cgil.it. Da lunedì a venerdì 9-12.30 e 14.30-18. Chiusura il giovedì pomeriggio. Sede Grassina, via Pian di Grassina 33/a, Tel/Fax 055644357. Da lunedì a venerdì 9-12.

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    • Primo mercoledì di tutti i mesi Strada in Chianti 9.00-12.00 Via Jacopo da Strada n.2b
    • Dal secondo mercoledì del mese e quelli successivi Greve 9.00-12.00 Viale Vittorio Veneto n.76

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