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venerdì 26 Aprile 2024
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    Scosse nel Chianti, l’assessora regionale alla protezione civile: “Pronti a muoverci se necessario”

    Monia Monni: "Possiamo dire che, vista la storia sismica del territorio, non sono da escludere altre scosse simili a quelle registrate negli ultimi giorni"

    FIRENZE – “Il terremoto è uno di quei fenomeni che ci terrorizzano, perché è assolutamente imprevedibile, non possiamo vederlo e ci coglie di sorpresa. Da una decina di giorni lo sentiamo spesso, l’ultima volta giovedì sera”.

    Inizia così la riflessione di Monia Monni, assessora regionale alla protezione civile, che insieme a tutte le istituzioni (Città Metropolitana e Comuni interessati in primis) sta seguendo l’evolversi della sequenza sismica nel Chianti fiorentino, iniziata fra il 2 e il 3 maggio.

    “In queste ore – prosegue Monni – in molti mi state chiedendo informazioni proprio a proposito di questi eventi sismici. Facciamo un po’ di chiarezza”.

    “Dal 3 maggio ad oggi – elenca Monni – sono state registrate 207 scosse, tutte con epicentro nella zona compresa tra il comune di San Casciano e Impruneta”.

    “Solo quattro di queste – precisa – hanno superato la magnitudo 3: il 3 maggio alle 17.50 e alle 22.14; il 10 maggio alle 5,51; il 12 maggio alle 23.12”.

    “L’area in cui si trova l’epicentro – riprende Monni – è in prossimità di una faglia, pertanto è molto probabile che sia oggetto di eventi sismici”.

    “Infatti – ricorda l’assessore regionale – tra il dicembre 2014 e il marzo 2015 la zona fu oggetto di una sequenza sismica simile a quella a cui assistiamo in questi giorni”.

    # L’INTERVISTA / Dal terremoto “dimenticato” del 1959 allo sciame sismico che stiamo vivendo

    “Ad oggi – puntualizza – non possiamo sapere quanto durerà la sequenza e non possiamo prevedere se ci saranno altri eventi di magnitudo considerevole. Possiamo però dire che, vista la storia sismica del territorio, non sono da escludere altre scosse simili a quelle registrate negli ultimi giorni”.

    “La nostra attenzione resta alta – conclude – i tecnici regionali del settore sismica e gli operatori della protezione civile continueranno a monitorare l’andamento della sequenza sismica e si attiveranno se sarà necessario”.

    # Scosse nel Chianti fiorentino: collocate stazioni sismiche temporanee per avere il maggior numero di dati

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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