FIRENZE – “Il terremoto è uno di quei fenomeni che ci terrorizzano, perché è assolutamente imprevedibile, non possiamo vederlo e ci coglie di sorpresa. Da una decina di giorni lo sentiamo spesso, l’ultima volta giovedì sera”.
Inizia così la riflessione di Monia Monni, assessora regionale alla protezione civile, che insieme a tutte le istituzioni (Città Metropolitana e Comuni interessati in primis) sta seguendo l’evolversi della sequenza sismica nel Chianti fiorentino, iniziata fra il 2 e il 3 maggio.
“In queste ore – prosegue Monni – in molti mi state chiedendo informazioni proprio a proposito di questi eventi sismici. Facciamo un po’ di chiarezza”.
“Dal 3 maggio ad oggi – elenca Monni – sono state registrate 207 scosse, tutte con epicentro nella zona compresa tra il comune di San Casciano e Impruneta”.
“Solo quattro di queste – precisa – hanno superato la magnitudo 3: il 3 maggio alle 17.50 e alle 22.14; il 10 maggio alle 5,51; il 12 maggio alle 23.12”.
“L’area in cui si trova l’epicentro – riprende Monni – è in prossimità di una faglia, pertanto è molto probabile che sia oggetto di eventi sismici”.
“Infatti – ricorda l’assessore regionale – tra il dicembre 2014 e il marzo 2015 la zona fu oggetto di una sequenza sismica simile a quella a cui assistiamo in questi giorni”.
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“Ad oggi – puntualizza – non possiamo sapere quanto durerà la sequenza e non possiamo prevedere se ci saranno altri eventi di magnitudo considerevole. Possiamo però dire che, vista la storia sismica del territorio, non sono da escludere altre scosse simili a quelle registrate negli ultimi giorni”.
“La nostra attenzione resta alta – conclude – i tecnici regionali del settore sismica e gli operatori della protezione civile continueranno a monitorare l’andamento della sequenza sismica e si attiveranno se sarà necessario”.
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