CHIANTI FIORENTINO – Nuove stazioni sismiche temporanee, oltre a quelle “standard”, per avere il massimo possibile di informazioni sulle scosse di terremoto che dal 2-3 maggio stanno interessando l’area del Chianti fiorentino.
Collocate nell’area degli epicentri di tutte le scosse, ovvero fra via di Luiano e via Chiantigiana per il Ferrone (e nei dintorni), ai confini fra i comuni di Impruneta, Greve in Chianti, San Casciano.
“Il gruppo operativo Sismiko – fa sapere l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – il Coordinamento delle reti sismiche mobili in emergenza dell’INGV, ha predisposto un intervento che ha visto l’installazione di alcune stazioni sismiche temporanee ad integrazione di quelle permanenti della Rete Sismica Nazionale (RSN) presenti nell’area”.
“Seppur al di sotto della soglia ordinaria di magnitudo che determina l’attivazione di Sismiko – precisa lo stesso gruppo operativo – il gruppo operativo ha disposto l’intervento, anche valutando la geometria della Rete Sismica Nazionale nell’area e l’andamento in corso della sismicità”.
“Sismiko – viene spiegato – è uno dei gruppi operativi di emergenza dell’INGV ed ha il delicato compito di installare, nel minor tempo possibile, una rete sismica temporanea nell’area epicentrale interessata dall’incremento della sismicità o da forti terremoti”.
Perché, aggiungono dall’INGV, “aumentare i punti di osservazione nel monitoraggio sismico è molto importante perché consente di migliorare le localizzazioni dei terremoti e caratterizzare così posizione e dimensione delle faglie attive”.
“In particolare – si evidenzia – l’installazione delle stazioni temporanee mira ad ottimizzare la geometria di rete rispetto all’area epicentrale, in modo tale da migliorare qualità e precisione delle localizzazioni”.
“Soprattutto – si precisa – per quanto riguarda la profondità dei terremoti, il parametro più difficile da vincolare nelle procedure di localizzazione degli eventi sismici”.
“Tra il 4 e il 5 maggio – viene quindi reso noto – il personale afferente a Sismiko – ha pertanto installato 3 stazioni sismiche temporanee in siti prescelti dopo una valutazione della sismicità in corso nell’area e la geometria della RSN. Le installazioni sono state tutte realizzate in terreni privati, grazie alla cortese disponibilità offerta dai proprietari”.
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“L’allestimento delle stazioni – conclude INGV -è stato realizzato grazie alle squadre di operatori della sede INGV di Pisa supportati da remoto dai colleghi delle altre sedi afferenti a SISMIKO”.
“I dati acquisiti dalle stazioni Sismiko – è la conclusione – sono stati integrati nel sistema di monitoraggio nazionale dell’INGV per essere utilizzati anche per le localizzazioni ipocentrali calcolate presso la Sala operativa INGV di Roma. Nei prossimi giorni verranno valutate eventuali ulteriori installazioni”.
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