CHIANTI FIORENTINO – Furono oltre 500 le scosse della sequenza sismica che più volte è stata ricordata in questi giorni.
Giorni nei quali il territorio del Chianti fiorentino, a partire dal 2-3 maggio, ha iniziato di nuovo a tremare con continuità (siamo già oltre i 200 eventi registrati).
Una sequenza ben impressa nella mente degli abitanti, i cui epicentri erano leggermente più spostati di quelli attuali (nella zona del Ferrone, al confine fra i comuni di Impruneta, San Casciano e Greve in Chianti).
Si era infatti più verso Campoli-Valigondoli, zona di confine fra i comuni di San Casciano e Greve in Chianti.
Nella sequenza di dicembre (qui l’approfondimento di INGV), alla vigilia di Natale ne erano stati registrati quasi 400.
Erano stati 16 gli eventi di magnitudo uguale o superiore a 3.0. E un solo evento che aveva raggiunto magnitudo 4.1, il 19 dicembre alle ore 11.36.
L’attività era andato poi diradandosi, per ripartire nella stessa esatta zona nella notte fra il 3 e il 4 marzo 2015.
In poche ore furono 18 i terremoti localizzati dalla Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’INGV.
Si verificarono in una zona poco ad ovest dell’area interessata dalla sismicità del dicembre precedente.
Furono 6 gli eventi di magnitudo uguale o superiore a 2.0 notte, tra i quali i due più forti avevano avuto magnitudo 3.3 alle ore 00:51 e magnitudo 3.7 all’una.
In questo caso, specificava INGV, “i due terremoti sono stati avvertiti in una vasta area della Toscana, in particolare a Firenze, come evidenziato dagli oltre 300 questionari compilati per l’evento di magnitudo 3.7”.
Al 4 marzo 2015 furono più di 530 i terremoti avvenuti in questa zona dal 18 dicembre 2014.
La maggior parte dei quali di magnitudo minore di 3.0, tranne i 18 elencati nella tabella sotto, e un solo evento che raggiunse magnitudo 4.1 , quello del19 dicembre alle ore 11.36.
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