SAN PANCRAZIO (SAN CASCIANO) – Una settimana piena di soddisfazioni quella appena trascorsa per la famiglia Bartalini, residente nella frazione di San Pancrazio, quando sono uscite le classifiche dei giochi matematici promossi dall’Università Bocconi di Milano.
E Giacomo, studente della seconda media di San Casciano, si è classificato nella sua categoria 63esimo su più di 1.400 ragazzi provenienti da tutta Italia.
Ma partiamo dall’inizio: è già il secondo anno che Giacomo partecipa alle selezioni. Una passione per la matematica e per la logica e, soprattutto, la spinta a mettersi in gioco, anche da parte dei genitori Chiara e Saverio, sono alla base di questa scelta.
Ai giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi possono infatti partecipare tutti gli studenti, su base volontaria. C’è una prima fase tra i ragazzi iscritti e i migliori dell’istituto passano alla seconda fase territoriale.
Sono state fatte le semifinali (a marzo , ad Empoli) e Giacomo è arrivato primo nella sua categoria. Da Empoli i primi nove poi sono passati alla finale di Milano, che si è tenuta sabato 25 maggio.
I giochi sono divisi per fasce d’età, possono partecipare tutti, dai 9 ai 99 anni, e prevedono dei quesiti matematici, dei giochi da risolvere, anche semplicemente con la logica e l’intuizione e poche nozioni matematiche, o con… un pizzico di fortuna!
La classifica viene fatta tenendo conto sia del numero di quesiti svolti, che del tempo della consegna.
A Milano per la finale nazionale si sono presentate oltre 3.000 persone da tutta Italia, più di 1.400 i ragazzi della categoria C1 (quella di Giacomo Bartalini), che ha chiuso i giochi matematici piazzandosi, appunto, 63esimo e risolvendo 9 quesiti su 10.
Una grande sorpresa per tutti quindi, quando sono arrivate le classifiche ufficiali da parte degli organizzatori.
“Quando ero in treno verso Milano – ci dice Giacomo – ero emozionato e avevo un po’ di ansia, paura di non riuscire a risolvere i giochi matematici. Poi. quando sono arrivato davanti alla Bocconi, con tutti i ragazzi della mia età. è salita un po’ di paura. Ma quando ci hanno dato i fogli ero molto concentrato e ho risolto velocemente i primi 9 giochi: così mi sono tranquillizzato”.
“L’ultimo invece non sono riuscito a completarlo – racconta Giacomo – Ci ho provato tanto ma poi ho deciso di consegnarlo senza averlo risolto. Non credevo fosse andata troppo bene, ero abbastanza sicuro dei primi 9, ma avevo perso tanto tempo per il decimo esercizio, che poi non sono riuscito a concludere, e certo non mi aspettavo questo risultato. Quando me l’hanno detto non ci credevo, non mi sembrava possibile: che felicità!”.
Una felicità condivisa da tutta la famiglia: “Siamo orgogliosi ed emozionati per lui – ci dicono sorridenti i genitori – ma anche molto tranquilli per l’esito. A noi piacciono queste esperienze di sfida e gioco. Pensiamo possano essere delle esperienze costruttive sotto tanti punti di vista. Se vissute, appunto, per quelle che sono, senza pensare troppo al risultato”.
Una soddisfazione anche per tutta la comunità di San Pancrazio, nel ritrovarsi un piccolo genio della matematica come… vicino di casa: bravo Giacomo!
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