POZZOLATICO (IMPRUNETA) – In occasione del decennale della Beatificazione di don Carlo Gnocchi (1902 -1956), sabato 14 settembre si è tenuta nella parrocchia dei Santi Stefano e Caterina, a Pozzolatico, una concelebrazione in ricordo del sacerdote milanese.
Celebrazione che rientra negli eventi che termineranno il 31 ottobre prossimo con l’Udienza di tutta la Fondazione da Papa Francesco.
A Pozzolatico don Gnocchi arrivò nel 1951, assistendo inizialmente le bambine mutilate di guerra, poi le poliomielitiche.
Nel Collegio, intitolato a “Tina Lorenzoni”, una crocerossina medaglia d’oro, caduta durante i bombardamenti per la Liberazione di Firenze, che occupava la villa De Larderel e altri locali, c’erano le scuole elementari, medie e superiori aperte anche alla popolazione del territorio.
Chiusa negli anni ’70 la fase del Collegio, Pozzolatico divenne Centro di Riabilitazione e di Ricerca all’avanguardia per le terapie riabilitative. Nel 2011 il Centro si è trasferito a Scandicci, nella nuova moderna sede accanto all'ospedale di Torregalli.
Tanti i fedeli che hanno assistito alla Santa Messa presieduta da monsignor Giancarlo Corti, vicario generale della Diocesi, monsignor Angelo Bazzari presidente emerito della Fondazione Don Gnocchi, e don Mario Landi parroco della chiesa di Pozzolatico e cappellano da circa quindici anni al Centro Don Gnocchi.
Presenti, oltre al sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei, il direttore del Centro di Firenze, le ex allieve, gli ex dipendenti del vecchio Don Gnocchi di Pozzolatico, il personale medico, e infermieristico della nuova struttura, operatori socio sanitari, i volontari della Misericordia.
Prima della Santa Messa monsignor Angelo Bazzari ha fatto un intervento su “Don Carlo Gnocchi, uomo di fede e di carità”; inoltre ha consegnato ufficialmente alla Parrocchia una reliquia del beato don Carlo Gnocchi, apprezzata e accolta dalla comunità poiché è qualcosa appartenuta alla sua persona. E che lo rende presente ancora di più nei suoi valori di carità e comunione con i beati e i santi.
Don Mario Landi, portando i saluti a tutti i presenti, ha ricordato con affetto le ex allieve e i volontari tra questi la prima, Lia Birenti, che la domenica aiutava nel trasportare alla Messa i degenti, tanto che i volontari arrivarono a essere ben cinquanta.
Tra questi anche Franca Marsili Libelli, che ha dato l’impulso allo sviluppo dei volontari formando i gruppi anche per la recita del Rosario, nel portare la Comunione e fare visita ai malati.
Inoltre, per l’occasione ha allestito nella chiesa dei Santi Stefano e Caterina una espressiva mostra di bellissime foto d’epoca, dove si vede don Carlo Gnocchi in vari momenti di vita vissuta a Pozzolatico.
"Don Gnocchi è passato da Pozzolatico e da Firenze non come turista, ma come uomo di fede e carità lasciando un profondo segno" ha terminato don Mario Landi.
"Per noi sarà sempre il Centro Don Gnocchi – ha detto il sindaco Calamandrei – Nonostante oggi abbia una nuova sede, per Pozzolatico è stato una parte importante per sessant’ anni di storia del nostro territorio, dando beneficio ai mutilatini, dando lavoro a molte persone. E' stato un centro di cultura. La speranza adesso è che villa De Larderel torni a essere nuovamente usufruibile".
Emozionante la testimonianza di un’ex ragazza del Collegio: "Ho aspettato con trepidazione il momento dello scambio del segno di pace durante la Santa Messa, per poter stringere la mano alle mie “amiche ritrovate” in un commovente tuffo nel passato. Ringrazio tutti quelli che per la loro gentilezza hanno organizzato questa celebrazione per la gentilezza e la cortesia dimostrata nei nostri confronti, facendoci sentire, noi ex ragazze del Collegio, gli ospiti d’onore della festosa cerimonia".
Prima della celebrazione don Mario Landi si è incontrato con il sindaco di Impruneta Alessio Calamdrei, e tra le tante cose è emerso un importante impegno nel proporre di intitolare alla memoria di don Carlo Gnocchi una via o una piazza. Che stranamente ancora oggi manca a Pozzolatico.
Al termine della celebrazione i presenti si sono trasferiti nei locali dell’oratorio per un momento conviviale e uno scambio di saluti.
Da oggi la parrocchia dei Santi Stefano e Caterina si è arricchita della presenza della reliquia del beato don Carlo Gnocchi, il prossimo passo sarà una via o una piazza a lui dedicata.
di Antonio Taddei
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