MORROCCO (BARBERINO TAVARNELLE) – Domenica 6 ottobre, presso la chiesa di Santa Maria del Carmine, al Morrocco, si è tenuta la consueta Messa, officiata dal parroco don Bascal.
A rendere ancora più speciale questa celebrazione è stata la presenza di ben venti ragazze australiane, accompagnate dalla vicepreside Antonella Rosati e da altre docenti.
Per un progetto che nasce dall’amicizia tra la vicepreside e le sorelle carmelitane (anch’esse
australiane) che prima dimoravano presso il Monastero del Morrocco.
Le venti ragazze, quindicenni, provenienti dalla città di Melbourne, sono studentesse del “Siena College”. Scuola cattolica, tradizionalmente domenicana, legata alla grande figura di Santa Caterina da Siena.
“Il nostro è un viaggio – dichiara la vicepreside – un pellegrinaggio per intrecciare i medesimi
passi che ha compiuto Santa Caterina”.
“Vogliamo far capire alle nostre ragazze chi è stata Santa Caterina. Cosa direbbe loro se fosse
ancora viva – prosegue la vicepreside Rosati – affinché ciascuna di loro possa toccare con mano il suo insegnamento”.
Dalle sue parole emerge l’immensa gratitudine verso questa esperienza. Spera che le sue studentesse “afferrino davvero cosa voglia dire essere cattolici in questo mondo”.
“Santa Caterina è stata artefice di grandi cose – dichiara ancora Antonella Rosati – non ha mai avuto paura. E’ quello che voglio infondere alle mie ragazze, lo stesso coraggio e la stessa forza di parlare della verità. E di non aver mai paura”.
Il gruppo, che alloggia presso il Chianti Village (al Morrocco), ha come ulteriori tappe le città di Siena e di Roma, luogo che accoglie il corpo di Santa Caterina.
Non manca tuttavia l’integrazione con la nostra comunità. Le ragazze infatti si sono recate anche presso l’Istituto Comprensivo di Tavarnelle.
Entrare in contatto con una diversa realtà permette infatti loro di capire cosa significhi davvero farne parte.
Concluse le tre settimane, al rientro a Melbourne, le ragazze organizzeranno poi un’assemblea per parlare con tutti gli studenti della scuola.
“Ci auguriamo di tornare più volte il prossimo anno – conclude la vicepreside – e di far vivere
questa importante esperienza a tutti i ragazzi delle terze”.
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