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sabato 4 Maggio 2024
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    Ordinanza anti prostituzione nel Chianti fiorentino: verrà multato anche chi “contratta”

    Interventi per tutelare la sicurezza pubblica contro lo sfruttamento della prostituzione. Un vero giro di vite

    CHIANTI FIORENTINO – Vietato contrattare e concordare prestazioni sessuali in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Il Chianti cerca di dare una risposta all'annoso problema della prostituzione su strada.

     

    Lungo la via Grevigiana, al ponte di Cappello verso l'Impruneta, nella zona di Gabbiano e dal Ferrone verso Strada in Chianti. Queste le "zone rosse".

     

    Un'ordinanza congiunta e un articolato programma di interventi concreti che prevedono controlli serrati e interventi di bonifiche delle aree interessate.

     

    I Comuni di San Casciano, Greve e Impruneta mettono al muro il fenomeno della prostituzione concertando con le forze dell'ordine, i comandanti di Compagnia Stefano Caneschi di Scandicci e Luca Mercadante di Figline Valdarno e in collaborazione con i tre comandi della polizia municipale e del gestore del servizio di raccolta dei rifiuti Quadrifoglio un piano di azioni deciso a contrastare il degrado legato all'attività di meretricio, allo sfruttamento delle ragazze minorenni, a ostacolare interessi criminali e prevenire atti e comportamenti lleciti.

     

    I sindaci Massimiliano Pescini, Paolo Sottani e Alessio Calamandrei hanno emesso un'ordinanza congiunta per la prevenzione e il contrasto di un fenomeno che si è sviluppato in particolar modo sulle diramazioni della Provinciale per Impruneta e Mercatale e la Strada Provinciale Traversa del Ferrone.

     

    Queste le aree interessate da situazioni di degrado e sporcizia causate dalla prostituzione su strada e sulla quale il gestore Quadrifoglio è intervenuto e sta intervenendo per la rimozione di oggetti e strumenti che occorrono all'attività di meretricio quali materassi, cuscini, coperte e altro.

     

    “Abbiamo deciso di intervenire – dichiarano i sindaci perché si assiste in alcune zone del nostro territorio ad un incremento del fenomeno di prostituzione su strada, è una forma di occupazione della strada e dei marciapiedi che provoca un forte disagio nei residenti, nei turisti e nelle nostre aziende, il nostro provvedimento amministrativo, frutto di un'azione concertata con le forze dell'ordine, è finalizzato a tutelare la sicurezza e l'incolumità pubblica e la vivibilità della comunità”.

     

    I divieti, e quindi la loro violazione e relativa sanzione, valgono non per coloro che esercitano la prostituzione, ma per i clienti.

     

    “Riteniamo che questa azione – proseguono – debba contrastare chi chiede la prestazione e non chi la eroga, donne e ragazze, sovente minorenni, accomunate da una condizione di evidenza costrizione se non di vera e propria riduzione di schiavitù, il fenomeno implica anche questioni di sicurezza stradale, le strade maggiormente interessate sono le diramazioni della Provinciale per Mercatale e Impruneta, data la sua conformazione, risulta potenzialmente pericolosa per la viabilità”.

     

    I controlli, che saranno effettuati dagli agenti dei tre comandi di polizia municipale e locale, condotti da Mariagrazia Tosi, Massimo Zingoni e Simonetta Piani, sono in partenza, mentre gli interventi di rimozione dei rifiuti sono stati già eseguiti dagli operatori di Quadrifoglio.

     

    Chi contravviene all'ordinanza rischia una multa pari a 200 euro, oltre le spese di notifica. Il piano è stato concertato con i comandanti di Vompagnia dei carabinieri Stefano Caneschi di Scandicci e Luca Mercadante di Figline Valdarno, nonché i comandanti delle locali stazioni dei Carabinieri.

     

    COSA SI VIETA

     

    In tutto il territorio comunale è vietato a chiunque, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, contrattare e/o concordare prestazioni sessuali a pagamento ovvero richiedere informazioni sulle stesse o intrattenersi con soggetti che esercitino palesemente attività di meretricio su strada o che, per l'atteggiamento, per l'abbigliamento, ovvero per le modalità comportamentali, manifestino comunque l'intenzione di esercitare l'attività.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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