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lunedì 10 Febbraio 2025
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    “Centomila orti in Toscana”: il Comune di Bagno a Ripoli partecipa al progetto

    Soddisfazione della giunta: "Unico Comune non capoluogo insieme ad altri di maggior grandezza"

    BAGNO A RIPOLI – Il Comune di Bagno a Ripoli partecipa al progetto "100 mila orti in Toscana".

     

    Il 15 ottobre è stato firmato il protocollo d'intesa fra i sindaci dei sei Comuni pilota (Firenze, Siena, Livorno, Grosseto, Lucca, Bagno a Ripoli), che definiranno le linee guida e le modalità di attuazione per un "modello di orto urbano toscano".

     

    Faranno da supporto tecnico all'iniziativa l'Anci Toscana e L'Ente Terre di Toscana, che segue sul territorio regionale il progetto della Banca della Terra. L'obiettivo è di partire con la sperimentazione di un modello di orto urbano entro dicembre 2016.

     

    "Bagno a Ripoli è riuscito ad entrare nel progetto "100 mila orti in Toscana", unico Comune non capoluogo insieme ad altri comuni di maggior grandezza – dichiarano il sindaco Francesco Casini e l'assessore all'urbanistica Paolo Frezzi – Il progetto regionale è molto di più dell'esperienza degli orti sociali, fino ad oggi rivolti ai pensionati come forme di socializzazione e di impegno nel mantenere curato un pezzetto di territorio, è una forte evoluzione sia di questi sia degli straordinari progetti degli orti scolastici con il coinvolgimento di nonni ed alunni, un'evoluzione che proietta il nostro Comune sempre di più nella sfera della Smart City, della modernità".

     

    "Il progetto "100 mila orti in Toscana" – proseguono – va oltre questi concetti tradizionali, fondandosi sull'idea innovativa secondo la quale l'orto urbano toscano si configurerà come parte di un sistema più ampio di 'socializzazione' in cui sono inseriti servizi, spazi comuni, punti di aggregazione, dove le persone, anziani e anche giovani, non si limiteranno alla cura del proprio appezzamento, ma potranno migliorare il livello di vita sociale, di scambio di informazioni ed esperienze, di conoscenze e soprattutto di rapporti rinnovati fra generazioni".

     

    "Dietro a tale risultato, c'è una storia – concludono – nei nostri strumenti urbanistici, soprattutto nella pianificazione attuativa, abbiamo inserito la possibilità di insediare orti urbani, dando loro una connotazione didattica e sociale, di forma avanzata di verde urbano. Vogliamo che questi orti urbani siano all'interno dei nostri centri abitati, laddove possibile a fianco di giardini pubblici e attrezzature di uso pubblico, perchè aiutino a far crescere il nostro tessuto sociale".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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