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venerdì 26 Aprile 2024
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    Acqua, fango, detriti e rabbia. La lunga notte di Bagno a Ripoli, travolto dal nubifragio di Ferragosto

    Danni ingenti, in particolare a Capannuccia, Antella, Grassina e Ponte a Ema. Il sindaco rientra dalle vacanze per chiedere lo stato di emergenza regionale

    BAGNO A RIPOLI – E’ stata una lunga notte quella appena trascorsa nel comune di Bagno a Ripoli.

    Dove la luce del giorno inizierà a dare un profilo a quanto avvenuto a partire dall’ora di cena di ieri, lunedì 15 agosto.

    Quando un nubifragio, con oltre 100 mm di acqua (i pluviometri di zona dicono 110,4 a Strada in Chianti, 106,2 al Ferrone, 114 a Greve in Chianti) caduti in poche decine di minuti, ha portato paura e danni.

    Per fortuna non si registrano persone ferite. E l’Ema, che è arrivata a un soffio dall’esondazione, da quei 3,5 metri di livello idrometrico che fanno scattare l’allarme rosso, non è tracimata. Sono le due uniche buone notizie.

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    Ma i danni sono ingenti. Così come grande è stata la paura. In particolare a Capannuccia, Antella, Grassina e Ponte a Ema. I quattro centri più colpiti.

    Non si contano i garage, gli scantinati allagati. Ma anche le auto danneggiate. In molte zone non c’è energia elettrica, e sono quindi difficili anche le operazioni di svuotamento con le pompe.

    In campo fin da subito, preziosi come sempre, i volontari della VAB di Bagno a Ripoli.

    Tantissime anche le persone che sono precipitosamente rientrate dalle vacanze. Per vedere cosa stava accadendo, controllare, intervenire. O anche solo per aiutare i familiari.

    Altri invece, impossibilitati a farlo, hanno chiesto continuamente e febbrilmente informazioni.

    Anche il sindaco Francesco Casini, in vacanza nel sud Italia, ha dapprima coordinato le operazioni da remoto. Per poi, nella notte, fare rientro.

    “Registriamo danni e problemi importanti – ci dice mentre è sulla strada del ritorno – Va fatta scattare richiesta emergenza regionale”.

    “Contiamo ingenti danni ad abitazioni e a numerosi veicoli – spiega ancora – non risultano al momento feriti. In particolare nelle zone delle Quercioline, Pian di Grassina, Buonarroti, Labriola, Capannuccia”.

    “Al momento – conclude – abbiamo chiuse via di Campigliano e via Pian di Grassina, impraticabili perché piene di detriti e fango”.

    Ricordiamo che per ieri, lunedì 15 agosto, la Protezione civile regionale aveva previsto l’allerta meteo gialla, ovvero la meno grave (ci sono poi arancio e rossa).

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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