"Ho concluso da poco l'incontro con i presidenti dei circoli Arci di Bagno a Ripoli. Su tutto il comune sono 17 i circoli affiliati tra piccoli e grandi. Erano presenti i rappresentanti di Grassina, Bagno a Ripoli, Antella, Ponte a Ema, La Fonte, Candeli, Capannuccia".
A dirlo è il sindaco Luciano Bartolini, che prima dell'annunciata protesta per i costi relativi all'Imu, ha voluto incontrare i rappresentanti dei cirdoli: "Mi hanno consegnato un documento che daranno anche al Prefetto di Firenze – prosegue il sindaco – come rappresentante del Governo per chiedere la modifica legislativa dei criteri per il calcolo dell'Imu ai circoli. Hanno sostenuto che considerando il valore sociale e culturale che questi svolgono sui territori le cifre che vengono fuori dall'applicazione della normativa sono insostenibili".
Tanto per parlare del circolo più grande del territorio, la casa del popolo di Grassina deve pagare 34.000 euro di Imu.
"Ho detto loro – spiega Bartolini – che comprendiamo il loro disagio; che il tema merita l'attenzione del Parlamento che deve affinare i criteri di calcolo (attività commerciali e di mercato diverse da quelle rivolte ai soci e non a fini di lucro). Che occorre unirsi a tutte le altre realtà simili (circoli Acli, Mcl, Endas, Aics, parrocchiali, Cral aziendali)".
"Siamo disponibili – conclude – per aprire una riflessione con tutte le realtà sociali, culturali, sportive, ricreative per ridefinire meglio il ruolo che l'associazionismo ha oggi e nei prossimi 20 anni in una situazione completamente diversa da quella di appena qualche anno fa. Proprio in questa ottica il consiglio comunale ha approvato un documento-regolamento sull'associazionismo e il volontariato".
di Redazione
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