GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Era il suo vero idolo, quando con la criniera al vento spazzava via i portieri e "smitragliava" le curve d'Italia e d'Europa: il "Cipo" era uno dei tanti tifosi viola che si esaltavano nel seguire le gesta di Gabriel Omar Batistuta.
Poi le strade della vita: il "Bati" che prima va via da Firenze e poi lascia il calcio. Il "Cipo" che non viene risparmiato dalla malattia e che oggi combatte, assieme a un gruppo di amici speciali, giorno dopo giorno.
Nei giorni scorsi la notizia che il "Re Leone" sarebbe stato a Firenze nel fine settimana scorso e almeno fino a oggi, lunedì 2 dicembre. Gli amici si muovono per vedere se si può, se il "Cipo" può trovarsi finalmente faccia a faccia con il "Bati".
Niente da fare, strade chiuse. Poi, nel tardo pomeriggio di domenica 1 dicembre, la telefonata di un amico: "Ragazzi sono con Batistuta, portate il Cipo".
La corsa in macchina e, finalmente, l'incontro (in foto): con una maglia dell'Argentina presa al volo a casa e neanche una penna per farsela… autografare.
Ma non importa. Quel che conta sono gli occhi del "Cipo": chi lo ha visto, per quei dieci minuti accanto al "Bati", lo ha visto pieno di una felicità vera. Pura. Totale.
di Matteo Pucci
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